Deprecated: Required parameter $post follows optional parameter $deprecated in /home/efficacemente.co/public_html/wp-content/plugins/dm-newsletter/dm-newsletter.php on line 76 Articoli sulla Mente | EfficaceMenteArticoli sulla Mente
Vuoi migliorare il tuometodo di studio e riuscire finalmente a laurearti?
O forse ti sei reso conto che la tua bassa autostima non ti permette di farti valere e raggiungere i tuoi sogni?
Qualunque sia il tuo percorso, è fondamentale avere il giusto atteggiamento mentale.
Sono sempre stato convinto che esista un legame viscerale tra motivazione, procrastinazione e autostima: come avviene in natura, anche nella nostra mente tutto è connesso.
Per questo riuscire a capire determinati meccanismi e cambiare l’atteggiamento con cui affrontiamo le sfide della vita può davvero fare la differenza.
Frustrazione, stress, tristezza, rabbia, ansia… Ognuno di noi ha la sua tortura mentale preferita.
Quando questi schemi mentali pervadono le nostre giornate, non c’ è strategia che tenga.
La nostra mentalità condiziona pesantemente la nostra vita: dallo studio, al lavoro, fino alle relazioni.
In questa sezione troverai articoli sui blocchi mentali, sulle preoccupazioni, sui pensieri positivi e molto altro. Non solo, scoprirai strategie pratiche ed efficaci per allenare quest’importante muscolo chiamato mente e affrontare la vita da vincente.
“Il pensiero è come un coltello: ti ci puoi imburrare il pane oppure tagliartici la gola.”
Come ogni anno, l'ultimo articolo del 2020 di EfficaceMente lo voglio dedicare alle mie migliori letture dei 12 mesi precedenti.
Cercando una foto per l'articolo ho trovato questa, che penso rappresenti egregiamente cosa abbia significato per me leggere in questo "strano" 2020.
Ogni volta che mi sono ritagliato del tempo per leggere, negli ultimi mesi, ho infatti sentito un sottile senso di colpa.
Come il ragazzo in foto, mi sembrava di sfogliare egoisticamente le pagine di un libro sorseggiando una bevanda calda, mentre ero sull'orlo di un precipizio, con il mondo attorno a me che finiva in frantumi per via della pandemia.
Riflettendoci bene, però, sono giunto alla conclusione che sono state proprio le letture che ho affrontato in questi mesi (e negli ultimi due decenni) a permettere che il mio mondo non crollasse come un castello di carte di fronte ad un evento sanitario, economico e sociale di così vasta portata.
Sono stati infatti i libri e i corsi su cui ho investito negli ultimi vent'anni a spingermi a costruire un'attività e uno stile di vita antifragili.
Mi auguro dunque che le letture che ho condiviso in passato e che continuerò a condividere con te possano aiutarti, oggi più che mai, ad intraprendere il tuo percorso di crescita personale.
Vediamo allora i 10 migliori libri che ho letto in questo 2020.
La top 10 dei migliori libri che ho letto negli ultimi 12 mesi
Prima di andare alla mia lista di libri preferiti, alcune precisazioni per permetterti di sfruttare al meglio questo articolo:
La lista non ha nessun particolare ordine, anche se devo ammettere che verso la fine ho messo 1-2 chicche che forse ho amato ancor di più ? In generale in questa lista troverai solo il meglio delle mie letture del 2020. Quest'anno infatti ho letto anche delle ciofeche letterarie, che però ti risparmierò e che io stesso ho imparato a metter da parte già dopo qualche decina di pagine (sfida non banale per noi perfezionisti!)
La stragrande maggioranza dei libri che leggo sono in inglese, lingua che ti consiglio caldamente di imparare, soprattutto ora che lo smart-working è stato sdoganato e puoi letteralmente lavorare per qualsiasi azienda al mondo anche da una baita in mezzo ai monti (con una buona connessione). Laddove è già disponibile un'edizione italiana del testo ti ho comunque messo il link a questa ?
Qui sotto trovi tutte le liste di libri che ho proposto negli anni (ne hai per almeno un decennio!):
Mi prenderai per matto, ma nonostante gli interminabili lockdown di questo 2020, ad un certo punto ho sentito l'esigenza di immergermi completamente in una lettura che mi trasportasse lontano, in un posto remoto ed isolato.
Mi sono quindi ritrovato tra le mani questo libro di Marco Buttu, Ingegnere Elettronico e ricercatore italiano, che per un anno intero (di cui 9 mesi di totale isolamento), ha vissuto insieme a 12 altri compagni nella base Italo-Francese di Concordia, sull'altopiano antartico, il luogo più estremo al mondo.
Nel libro viene raccontata questa esperienza unica, le difficoltà, i rischi, i risvolti emotivi e psicologici e anche le ricadute scientifiche.
L'edizione cartacea, molto ben curata, è anche accompagnata da foto originali scattate dallo stesso Buttu, foto di una bellezza glaciale!
Quando suggerisco ai miei lettori di smettere di guardare i TG, mi viene spesso rinfacciato che è nostro dovere essere dei cittadini informati.
La verità però è che giornali e telegiornali in nessun modo ci aiutano a comprendere dove stiamo andando: si tratta di mero intrattenimento, con una pennellata di serietà.
Al contrario, libri come quelli di Ridley ci fanno davvero capire quali sono i trend che stanno plasmando la nostra società.
Comprenderli può aiutarci ad anticipare questi tsunami e a volte anche a cavalcarli a nostro vantaggio.
Una nuova cosa che ho imparato a fare in questo 2020 è stata rileggere un libro.
Non lo avevo mai fatto in passato, considerandola un'inutile perdita di tempo.
Ultimamente, però, ho iniziato a realizzare come aggiungere nuove informazioni non sempre sia la risposta giusta ai nostri bisogni.
A volte, tornare sui testi fondamentali e rispolverare i principi chiave è tutto ciò che ci serve davvero.
Nel mio caso, l'uscita dell'edizione italiana di "Deep Work" all'interno della collana Ottantaventi che curo per la ROI Edizioni, è stata l'occasione per rileggere quello che considero il testo più riuscito di Cal Newport.
Se stai cercando un libro che ti ispiri a raggiungere l'eccellenza nel tuo lavoro e ad allenare livelli di concentrazione ormai perduti a causa delle distrazioni digitali, "Deep Work" è il testo che fa per te.
Se c'è una lezione che ho appreso nel percorso che mi ha portato a raggiungere la "posizione del fottiti" a 30 anni è che quello finanziario è, per buona parte, un gioco mentale.
Studiare, comprendere e applicare le regole psicologiche legate al denaro è dunque essenziale per dominare questa sfera della nostra vita.
"The Psychology Of Money" di Morgan Housel è sicuramente uno dei testi più interessanti a riguardo.
Al suo interno troverai un mix bilanciato tra indicazioni basate su solidi studi economici e dritte basate sull'esperienza concreta dell'autore.
Insomma, se vuoi migliorare la tua condizione finanziaria, imparare a risparmiare efficacemente e a far fruttare questi tuoi sudati risparmi, questo libro è un ottimo punto di partenza!
Volenti o nolenti gli Stati Uniti sono (ancora) il paese economicamente e militarmente più potente al mondo.
Quello che succede in America, quindi, riguarda tutti noi.
Incuriosito da un mio contatto che aveva condiviso il libro su LinkedIn, qualche mese fa ho dunque deciso di iniziare la lettura di "Questa è l'America" del giornalista Francesco Costa.
Neanche fosse un thriller, il libro mi ha tenuto incollato pagina dopo pagina: è scritto davvero bene, ma soprattutto ti aiuta ad avere una visione molto più attuale e concreta di quello che sta realmente succedendo negli Stati Uniti negli ultimi anni.
Considerato che certi trend anticipano di qualche anno quanto poi accade in Europa e in Italia (nel bene e nel male), la lettura è quanto mai interessante.
Non ti aspettare un romanzo impegnato o un autore premio Nobel. Il genere è quello fantascientifico e potremmo considerare l'autore un autore "commerciale".
Tutte le sere, però, prima di addormentarmi, mi piace leggere una storia che mi assorba completamente e il libro di Crouch è stato sicuramente uno di quei libri che gli inglesi chiamano "page-turner" (volta-pagina).
Tra l'altro l'idea di concludere la giornata con un piccolo "vizio", un qualcosa che mi faccia star bene, è uno stratagemma che uso da anni con grande soddisfazione e che mi aiuta ad essere più produttivo e concentrato durante il resto del giorno.
Mi auguro quindi che questo romanzo di fantascienza, o qualsiasi altro romanzo che sceglierai ti regali questa bella sensazione serale.
Nelle liste precedenti, trovi altri ottimi page-turner.
Un altro genere che non può mancare tra le mie letture annuali è sicuramente quello biografico / autobiografico.
Quest'anno ho lette tre biografie e ben due di queste sono finite nella mia top 10.
La prima che ti consiglio è la biografia di Jim Simons, nome che probabilmente dirà poco ai più, ma che è ben noto nell'ambiente finanziario.
Simons infatti è stato il capostipite dei "Quantitative Traders", anche noti come "Quants", ovvero esperti di fisica, matematica, informatica e statistica, che hanno applicato le proprie conoscenze scientifiche per creare algoritmi in grado di generare profitti inimmaginabili sui mercati finanziari.
Aspetti speculativi a parte, quello che mi ha affascinato di questo libro è la ricchezza delle esperienze di vita del matematico e miliardario americano.
Il libro su Simons, più che una biografia, a tratti sembra quasi una spy story!
Esistono decine di biografie su Sergio Marchionne, il defunto CEO della FIAT, ma quella del giornalista Ebhardt è in assoluto la più appassionante.
Al di là delle considerazioni economiche, sociali e umane sul personaggio Marchionne (uno degli uomini più amati e odiati in Italia nell'ultimo decennio), quello che emerge da questa biografia è la sua totale dedizione.
Ecco, io l'ho trovata ispirante.
Non perché la voglia imitare, tutt'altro! Come si intuisce anche nel libro è probabile che l'ossessione per il lavoro sia stata anche la causa della morte del manager italo-canadese (anche se naturalmente questo non ci sarà mai dato sapere).
Quello che però è riuscito a realizzare lavorativamente quest'uomo e il suo team in pochi anni, va oltre l'umana comprensione e ti fa riflettere sulle mete che potremmo raggiungere se solo ci grattassimo la uallera un pochettino meno.
E lo ripeto per la seconda volta... non sono nella posizione di dare giudizi sull'operato di Marchionne come manager della FIAT (e onestamente non mi interessa).
Sta a noi scegliere come e dove investire il nostro potenziale umano, ma non farlo è uno spreco imperdonabile.
La biografia di Marchionne è un invito a dare il massimo e allo stesso tempo è un monito a non perdere di vista ciò che va oltre la sfera professionale.
Ammetto di non essere particolarmente bravo nel seguire le mode: a volte ho avuto la fortuna di anticipare certi trend, altre sono arrivato terribilmente in ritardo.
Per quanto riguarda Nassim Nicholas Taleb, sono sicuramente un fan ritardatario!
Gli anni che hanno seguito la grande crisi finanziaria del 2008 sono stati infatti gli anni di massima esposizione mediatica dell'autore greco-libanese.
All'epoca naturalmente avevo sentito parlare dei suoi bestseller "Il Cigno Nero" e "Antifragile", senza però mai approfondirli.
Nel 2018 avevo anche assistito ad un evento dal vivo in cui Taleb era l'ospite d'onore, ma anche in quell'occasione non ne ero stato particolarmente colpito (diciamo che il public speaking non è esattamente il punto forte di Taleb).
Fatto sta che nella prima parte del 2020 mi sono finalmente deciso a leggere la copia autografata di "Antifragile" che avevo ottenuto in quel convegno e ne sono rimasto affascinato.
Sferzante, originale, erudito, mai banale, Taleb ti cattura con la forza delle sue idee e ti apre un mondo troppo spesso ignorato (o del tutto frainteso) dagli autori mainstream.
Come detto, questa mia lista dei migliori libri del 2020 non ha nessun particolare ordine, ma "Breath", di James Nestor, è stato sicuramente il libro rivelazione dell'anno per me.
Sarà che sono sempre stato affascinato dalla semplicità e dal potere del respiro.
Sarà che quest'anno, per via del COVID-19, il respiro ha assunto un'importanza direi vitale.
Sarà che adoro scoprire in anteprima libri che poi "esplodono" (quando lo lessi il libro aveva appena 12 recensioni su Amazon US, ora ne ha raggiunte più di 5.000 con una media del 4.7)
Fatto sta che il mix di storytelling, esperienze personali dell'autore e approfondimenti scientifici e storici sul respiro e le tecniche di respirazione ti catturano dalla prima all'ultima pagina, ma soprattutto ti lasciano qualcosa di concreto su cui lavorare per migliorare davvero la qualità della tua vita.
Mi auguro davvero che arrivi presto anche l'edizione italiana!
Prima di salutarti, un consiglio diverso dal solito...
Come avrai notato, qui su EfficaceMente sono rarissime le recensioni dettagliate di libri e anche le brevi descrizioni che ti ho riportato in questo articolo, più che essere una sbrodolata dei concetti chiave di questi testi, riportano dietro le quinte, impressioni e quella che è stata la mia "storia" con un determinato libro.
In generale aborro quei servizi che promettono di trasmetterti il succo di un libro in 5 bullet point.
Un libro va vissuto, le sue lezioni devono essere elaborate e integrate nella propria vita per essere davvero trasformate in conoscenza personale (e condivisa).
Questo almeno è stato il mio approccio alla lettura negli ultimi venti anni.
Ecco allora un consiglio diverso da quello a cui ho abituato i lettori del blog in passato:
Nel 2021, leggi meno (ma meglio).
Da sempre vi ho invitati a leggere di più.
Ecco, in un Paese in cui meno di un cittadino su due legge almeno un libro all'anno, leggere di più rimane un consiglio valido.
Se però nel corso degli anni hai finalmente fatto tua l'abitudine della lettura, quasi trasformandola in una gara con te stesso per leggere sempre più libri, per il nuovo anno cerca di leggere meno, ma con maggiore consapevolezza.
Leggi meno (ma meglio)
Scegli i migliori libri (queste liste vogliono aiutarti proprio in questo).
Scarta senza pietà i testi che non riescono a catturarti dopo 30-40 pagine.
Leggi intenzionalmente, ritagliandoti ogni giorno il tempo per la lettura (se non lo trovi, controlla quanto ne passi sul tuo smartphone...)
Ma soprattutto, nel caso di saggi, cerca di trasformare le semplici nozioni in reale conoscenza.
Questo significa tradurre i concetti di un libro in azioni, abitudini e sistemi che contribuiscano concretamente a migliorarti la vita.
Ecco, questo è quello che ho cercato di fare negli anni con gli articoli di EfficaceMente, ma soprattutto con il (per)corso annuale 365 - Un anno epico.
Le 365 sfide quotidiane che propongo al gruppo selezionato di corsisti ammessi ogni anno, rappresentano uno dei 5 pilastri del metodo 365 e sono il frutto di due decenni di letture, approfondimenti scientifici ed esperimenti personali.
Credo infatti fermamente nella pratica, dal greco praktikḗ, che significa appunto scienza del fare, in contrapposizione alla scienza teorica.
Ogni singola sfida, che condivido a partire dalle 5 del mattino con i corsisti di 365 ogni singolo giorno del nuovo anno, nasce da un concetto o un'intuizione che ho appreso nei miei 20 anni di crescita personale e che ho tradotto in un'azione pratica (una sfida appunto) che i partecipanti sono invitati a portare a termine entro la sera del giorno stesso.
Se anche tu hai l'impressione di sapere cosa dovresti fare in teoria, ma di riuscire raramente a tradurre questa conoscenza nozionistica da libri di self-help in risultati concreti nella tua vita, 365 è lo strumento che ti accompagnerà a vivere un 2021 davvero epico.
Scopri tutti i dettagli del corso annuale cliccando il pulsante arancione qui sotto e assicurati uno degli ultimi posti con il nuovo Kit ancora disponibili:
Ci leggiamo con un ultimo contenuto per il 2020 con gli iscritti alla newsletter gratuita di EfficaceMente. Per tutti gli altri, buone feste (sì, anche quest'anno), ma soprattutto buon 2021 di rivincita!
Andrea Giuliodori.
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Ogni volta che mi sono ritagliato del tempo per leggere, negli ultimi mesi, ho infatti sentito un sottile senso di colpa.
Come il ragazzo in foto, mi sembrava di sfogliare egoisticamente le pagine di un libro sorseggiando una bevanda calda, mentre ero sull'orlo di un precipizio, con il mondo attorno a me che finiva in frantumi per via della pandemia.
Riflettendoci bene, però, sono giunto alla conclusione che sono state proprio le letture che ho affrontato in questi mesi (e negli ultimi due decenni) a permettere che il mio mondo non crollasse come un castello di carte di fronte ad un evento sanitario, economico e sociale di così vasta portata.
Sono stati infatti i libri e i corsi su cui ho investito negli ultimi vent'anni a spingermi a costruire un'attività e uno stile di vita antifragili.
Mi auguro dunque che le letture che ho condiviso in passato e che continuerò a condividere con te possano aiutarti, oggi più che mai, ad intraprendere il tuo percorso di crescita personale.
Vediamo allora i 10 migliori libri che ho letto in questo 2020.
La top 10 dei migliori libri che ho letto negli ultimi 12 mesi
Prima di andare alla mia lista di libri preferiti, alcune precisazioni per permetterti di sfruttare al meglio questo articolo:
La lista non ha nessun particolare ordine, anche se devo ammettere che verso la fine ho messo 1-2 chicche che forse ho amato ancor di più ? In generale in questa lista troverai solo il meglio delle mie letture del 2020. Quest'anno infatti ho letto anche delle ciofeche letterarie, che però ti risparmierò e che io stesso ho imparato a metter da parte già dopo qualche decina di pagine (sfida non banale per noi perfezionisti!)
La stragrande maggioranza dei libri che leggo sono in inglese, lingua che ti consiglio caldamente di imparare, soprattutto ora che lo smart-working è stato sdoganato e puoi letteralmente lavorare per qualsiasi azienda al mondo anche da una baita in mezzo ai monti (con una buona connessione). Laddove è già disponibile un'edizione italiana del testo ti ho comunque messo il link a questa ?
Qui sotto trovi tutte le liste di libri che ho proposto negli anni (ne hai per almeno un decennio!):
Mi prenderai per matto, ma nonostante gli interminabili lockdown di questo 2020, ad un certo punto ho sentito l'esigenza di immergermi completamente in una lettura che mi trasportasse lontano, in un posto remoto ed isolato.
Mi sono quindi ritrovato tra le mani questo libro di Marco Buttu, Ingegnere Elettronico e ricercatore italiano, che per un anno intero (di cui 9 mesi di totale isolamento), ha vissuto insieme a 12 altri compagni nella base Italo-Francese di Concordia, sull'altopiano antartico, il luogo più estremo al mondo.
Nel libro viene raccontata questa esperienza unica, le difficoltà, i rischi, i risvolti emotivi e psicologici e anche le ricadute scientifiche.
L'edizione cartacea, molto ben curata, è anche accompagnata da foto originali scattate dallo stesso Buttu, foto di una bellezza glaciale!
Quando suggerisco ai miei lettori di smettere di guardare i TG, mi viene spesso rinfacciato che è nostro dovere essere dei cittadini informati.
La verità però è che giornali e telegiornali in nessun modo ci aiutano a comprendere dove stiamo andando: si tratta di mero intrattenimento, con una pennellata di serietà.
Al contrario, libri come quelli di Ridley ci fanno davvero capire quali sono i trend che stanno plasmando la nostra società.
Comprenderli può aiutarci ad anticipare questi tsunami e a volte anche a cavalcarli a nostro vantaggio.
Una nuova cosa che ho imparato a fare in questo 2020 è stata rileggere un libro.
Non lo avevo mai fatto in passato, considerandola un'inutile perdita di tempo.
Ultimamente, però, ho iniziato a realizzare come aggiungere nuove informazioni non sempre sia la risposta giusta ai nostri bisogni.
A volte, tornare sui testi fondamentali e rispolverare i principi chiave è tutto ciò che ci serve davvero.
Nel mio caso, l'uscita dell'edizione italiana di "Deep Work" all'interno della collana Ottantaventi che curo per la ROI Edizioni, è stata l'occasione per rileggere quello che considero il testo più riuscito di Cal Newport.
Se stai cercando un libro che ti ispiri a raggiungere l'eccellenza nel tuo lavoro e ad allenare livelli di concentrazione ormai perduti a causa delle distrazioni digitali, "Deep Work" è il testo che fa per te.
Se c'è una lezione che ho appreso nel percorso che mi ha portato a raggiungere la "posizione del fottiti" a 30 anni è che quello finanziario è, per buona parte, un gioco mentale.
Studiare, comprendere e applicare le regole psicologiche legate al denaro è dunque essenziale per dominare questa sfera della nostra vita.
"The Psychology Of Money" di Morgan Housel è sicuramente uno dei testi più interessanti a riguardo.
Al suo interno troverai un mix bilanciato tra indicazioni basate su solidi studi economici e dritte basate sull'esperienza concreta dell'autore.
Insomma, se vuoi migliorare la tua condizione finanziaria, imparare a risparmiare efficacemente e a far fruttare questi tuoi sudati risparmi, questo libro è un ottimo punto di partenza!
Volenti o nolenti gli Stati Uniti sono (ancora) il paese economicamente e militarmente più potente al mondo.
Quello che succede in America, quindi, riguarda tutti noi.
Incuriosito da un mio contatto che aveva condiviso il libro su LinkedIn, qualche mese fa ho dunque deciso di iniziare la lettura di "Questa è l'America" del giornalista Francesco Costa.
Neanche fosse un thriller, il libro mi ha tenuto incollato pagina dopo pagina: è scritto davvero bene, ma soprattutto ti aiuta ad avere una visione molto più attuale e concreta di quello che sta realmente succedendo negli Stati Uniti negli ultimi anni.
Considerato che certi trend anticipano di qualche anno quanto poi accade in Europa e in Italia (nel bene e nel male), la lettura è quanto mai interessante.
Non ti aspettare un romanzo impegnato o un autore premio Nobel. Il genere è quello fantascientifico e potremmo considerare l'autore un autore "commerciale".
Tutte le sere, però, prima di addormentarmi, mi piace leggere una storia che mi assorba completamente e il libro di Crouch è stato sicuramente uno di quei libri che gli inglesi chiamano "page-turner" (volta-pagina).
Tra l'altro l'idea di concludere la giornata con un piccolo "vizio", un qualcosa che mi faccia star bene, è uno stratagemma che uso da anni con grande soddisfazione e che mi aiuta ad essere più produttivo e concentrato durante il resto del giorno.
Mi auguro quindi che questo romanzo di fantascienza, o qualsiasi altro romanzo che sceglierai ti regali questa bella sensazione serale.
Nelle liste precedenti, trovi altri ottimi page-turner.
Un altro genere che non può mancare tra le mie letture annuali è sicuramente quello biografico / autobiografico.
Quest'anno ho lette tre biografie e ben due di queste sono finite nella mia top 10.
La prima che ti consiglio è la biografia di Jim Simons, nome che probabilmente dirà poco ai più, ma che è ben noto nell'ambiente finanziario.
Simons infatti è stato il capostipite dei "Quantitative Traders", anche noti come "Quants", ovvero esperti di fisica, matematica, informatica e statistica, che hanno applicato le proprie conoscenze scientifiche per creare algoritmi in grado di generare profitti inimmaginabili sui mercati finanziari.
Aspetti speculativi a parte, quello che mi ha affascinato di questo libro è la ricchezza delle esperienze di vita del matematico e miliardario americano.
Il libro su Simons, più che una biografia, a tratti sembra quasi una spy story!
Esistono decine di biografie su Sergio Marchionne, il defunto CEO della FIAT, ma quella del giornalista Ebhardt è in assoluto la più appassionante.
Al di là delle considerazioni economiche, sociali e umane sul personaggio Marchionne (uno degli uomini più amati e odiati in Italia nell'ultimo decennio), quello che emerge da questa biografia è la sua totale dedizione.
Ecco, io l'ho trovata ispirante.
Non perché la voglia imitare, tutt'altro! Come si intuisce anche nel libro è probabile che l'ossessione per il lavoro sia stata anche la causa della morte del manager italo-canadese (anche se naturalmente questo non ci sarà mai dato sapere).
Quello che però è riuscito a realizzare lavorativamente quest'uomo e il suo team in pochi anni, va oltre l'umana comprensione e ti fa riflettere sulle mete che potremmo raggiungere se solo ci grattassimo la uallera un pochettino meno.
E lo ripeto per la seconda volta... non sono nella posizione di dare giudizi sull'operato di Marchionne come manager della FIAT (e onestamente non mi interessa).
Sta a noi scegliere come e dove investire il nostro potenziale umano, ma non farlo è uno spreco imperdonabile.
La biografia di Marchionne è un invito a dare il massimo e allo stesso tempo è un monito a non perdere di vista ciò che va oltre la sfera professionale.
Ammetto di non essere particolarmente bravo nel seguire le mode: a volte ho avuto la fortuna di anticipare certi trend, altre sono arrivato terribilmente in ritardo.
Per quanto riguarda Nassim Nicholas Taleb, sono sicuramente un fan ritardatario!
Gli anni che hanno seguito la grande crisi finanziaria del 2008 sono stati infatti gli anni di massima esposizione mediatica dell'autore greco-libanese.
All'epoca naturalmente avevo sentito parlare dei suoi bestseller "Il Cigno Nero" e "Antifragile", senza però mai approfondirli.
Nel 2018 avevo anche assistito ad un evento dal vivo in cui Taleb era l'ospite d'onore, ma anche in quell'occasione non ne ero stato particolarmente colpito (diciamo che il public speaking non è esattamente il punto forte di Taleb).
Fatto sta che nella prima parte del 2020 mi sono finalmente deciso a leggere la copia autografata di "Antifragile" che avevo ottenuto in quel convegno e ne sono rimasto affascinato.
Sferzante, originale, erudito, mai banale, Taleb ti cattura con la forza delle sue idee e ti apre un mondo troppo spesso ignorato (o del tutto frainteso) dagli autori mainstream.
Come detto, questa mia lista dei migliori libri del 2020 non ha nessun particolare ordine, ma "Breath", di James Nestor, è stato sicuramente il libro rivelazione dell'anno per me.
Sarà che sono sempre stato affascinato dalla semplicità e dal potere del respiro.
Sarà che quest'anno, per via del COVID-19, il respiro ha assunto un'importanza direi vitale.
Sarà che adoro scoprire in anteprima libri che poi "esplodono" (quando lo lessi il libro aveva appena 12 recensioni su Amazon US, ora ne ha raggiunte più di 5.000 con una media del 4.7)
Fatto sta che il mix di storytelling, esperienze personali dell'autore e approfondimenti scientifici e storici sul respiro e le tecniche di respirazione ti catturano dalla prima all'ultima pagina, ma soprattutto ti lasciano qualcosa di concreto su cui lavorare per migliorare davvero la qualità della tua vita.
Mi auguro davvero che arrivi presto anche l'edizione italiana!
Prima di salutarti, un consiglio diverso dal solito...
Come avrai notato, qui su EfficaceMente sono rarissime le recensioni dettagliate di libri e anche le brevi descrizioni che ti ho riportato in questo articolo, più che essere una sbrodolata dei concetti chiave di questi testi, riportano dietro le quinte, impressioni e quella che è stata la mia "storia" con un determinato libro.
In generale aborro quei servizi che promettono di trasmetterti il succo di un libro in 5 bullet point.
Un libro va vissuto, le sue lezioni devono essere elaborate e integrate nella propria vita per essere davvero trasformate in conoscenza personale (e condivisa).
Questo almeno è stato il mio approccio alla lettura negli ultimi venti anni.
Ecco allora un consiglio diverso da quello a cui ho abituato i lettori del blog in passato:
Nel 2021, leggi meno (ma meglio).
Da sempre vi ho invitati a leggere di più.
Ecco, in un Paese in cui meno di un cittadino su due legge almeno un libro all'anno, leggere di più rimane un consiglio valido.
Se però nel corso degli anni hai finalmente fatto tua l'abitudine della lettura, quasi trasformandola in una gara con te stesso per leggere sempre più libri, per il nuovo anno cerca di leggere meno, ma con maggiore consapevolezza.
Leggi meno (ma meglio)
Scegli i migliori libri (queste liste vogliono aiutarti proprio in questo).
Scarta senza pietà i testi che non riescono a catturarti dopo 30-40 pagine.
Leggi intenzionalmente, ritagliandoti ogni giorno il tempo per la lettura (se non lo trovi, controlla quanto ne passi sul tuo smartphone...)
Ma soprattutto, nel caso di saggi, cerca di trasformare le semplici nozioni in reale conoscenza.
Questo significa tradurre i concetti di un libro in azioni, abitudini e sistemi che contribuiscano concretamente a migliorarti la vita.
Ecco, questo è quello che ho cercato di fare negli anni con gli articoli di EfficaceMente, ma soprattutto con il (per)corso annuale 365 - Un anno epico.
Le 365 sfide quotidiane che propongo al gruppo selezionato di corsisti ammessi ogni anno, rappresentano uno dei 5 pilastri del metodo 365 e sono il frutto di due decenni di letture, approfondimenti scientifici ed esperimenti personali.
Credo infatti fermamente nella pratica, dal greco praktikḗ, che significa appunto scienza del fare, in contrapposizione alla scienza teorica.
Ogni singola sfida, che condivido a partire dalle 5 del mattino con i corsisti di 365 ogni singolo giorno del nuovo anno, nasce da un concetto o un'intuizione che ho appreso nei miei 20 anni di crescita personale e che ho tradotto in un'azione pratica (una sfida appunto) che i partecipanti sono invitati a portare a termine entro la sera del giorno stesso.
Se anche tu hai l'impressione di sapere cosa dovresti fare in teoria, ma di riuscire raramente a tradurre questa conoscenza nozionistica da libri di self-help in risultati concreti nella tua vita, 365 è lo strumento che ti accompagnerà a vivere un 2021 davvero epico.
Scopri tutti i dettagli del corso annuale cliccando il pulsante arancione qui sotto e assicurati uno degli ultimi posti con il nuovo Kit ancora disponibili:
Ci leggiamo con un ultimo contenuto per il 2020 con gli iscritti alla newsletter gratuita di EfficaceMente. Per tutti gli altri, buone feste (sì, anche quest'anno), ma soprattutto buon 2021 di rivincita!
Come ogni anno, l'ultimo articolo del 2020 di EfficaceMente lo voglio dedicare alle mie migliori letture dei 12 mesi precedenti.
Cercando una foto per l'articolo ho trovato questa, che penso rappresenti egregiamente cosa abbia significato per me leggere in questo "strano" 2020.
Ogni volta che mi sono ritagliato del tempo per leggere, negli ultimi mesi, ho infatti sentito un sottile senso di colpa.
Come il ragazzo in foto, mi sembrava di sfogliare egoisticamente le pagine di un libro sorseggiando una bevanda calda, mentre ero sull'orlo di un precipizio, con il mondo attorno a me che finiva in frantumi per via della pandemia.
Riflettendoci bene, però, sono giunto alla conclusione che sono state proprio le letture che ho affrontato in questi mesi (e negli ultimi due decenni) a permettere che il mio mondo non crollasse come un castello di carte di fronte ad un evento sanitario, economico e sociale di così vasta portata.
Sono stati infatti i libri e i corsi su cui ho investito negli ultimi vent'anni a spingermi a costruire un'attività e uno stile di vita antifragili.
Mi auguro dunque che le letture che ho condiviso in passato e che continuerò a condividere con te possano aiutarti, oggi più che mai, ad intraprendere il tuo percorso di crescita personale.
Vediamo allora i 10 migliori libri che ho letto in questo 2020.
La top 10 dei migliori libri che ho letto negli ultimi 12 mesi
Prima di andare alla mia lista di libri preferiti, alcune precisazioni per permetterti di sfruttare al meglio questo articolo:
La lista non ha nessun particolare ordine, anche se devo ammettere che verso la fine ho messo 1-2 chicche che forse ho amato ancor di più ? In generale in questa lista troverai solo il meglio delle mie letture del 2020. Quest'anno infatti ho letto anche delle ciofeche letterarie, che però ti risparmierò e che io stesso ho imparato a metter da parte già dopo qualche decina di pagine (sfida non banale per noi perfezionisti!)
La stragrande maggioranza dei libri che leggo sono in inglese, lingua che ti consiglio caldamente di imparare, soprattutto ora che lo smart-working è stato sdoganato e puoi letteralmente lavorare per qualsiasi azienda al mondo anche da una baita in mezzo ai monti (con una buona connessione). Laddove è già disponibile un'edizione italiana del testo ti ho comunque messo il link a questa ?
Qui sotto trovi tutte le liste di libri che ho proposto negli anni (ne hai per almeno un decennio!):
Mi prenderai per matto, ma nonostante gli interminabili lockdown di questo 2020, ad un certo punto ho sentito l'esigenza di immergermi completamente in una lettura che mi trasportasse lontano, in un posto remoto ed isolato.
Mi sono quindi ritrovato tra le mani questo libro di Marco Buttu, Ingegnere Elettronico e ricercatore italiano, che per un anno intero (di cui 9 mesi di totale isolamento), ha vissuto insieme a 12 altri compagni nella base Italo-Francese di Concordia, sull'altopiano antartico, il luogo più estremo al mondo.
Nel libro viene raccontata questa esperienza unica, le difficoltà, i rischi, i risvolti emotivi e psicologici e anche le ricadute scientifiche.
L'edizione cartacea, molto ben curata, è anche accompagnata da foto originali scattate dallo stesso Buttu, foto di una bellezza glaciale!
Quando suggerisco ai miei lettori di smettere di guardare i TG, mi viene spesso rinfacciato che è nostro dovere essere dei cittadini informati.
La verità però è che giornali e telegiornali in nessun modo ci aiutano a comprendere dove stiamo andando: si tratta di mero intrattenimento, con una pennellata di serietà.
Al contrario, libri come quelli di Ridley ci fanno davvero capire quali sono i trend che stanno plasmando la nostra società.
Comprenderli può aiutarci ad anticipare questi tsunami e a volte anche a cavalcarli a nostro vantaggio.
Una nuova cosa che ho imparato a fare in questo 2020 è stata rileggere un libro.
Non lo avevo mai fatto in passato, considerandola un'inutile perdita di tempo.
Ultimamente, però, ho iniziato a realizzare come aggiungere nuove informazioni non sempre sia la risposta giusta ai nostri bisogni.
A volte, tornare sui testi fondamentali e rispolverare i principi chiave è tutto ciò che ci serve davvero.
Nel mio caso, l'uscita dell'edizione italiana di "Deep Work" all'interno della collana Ottantaventi che curo per la ROI Edizioni, è stata l'occasione per rileggere quello che considero il testo più riuscito di Cal Newport.
Se stai cercando un libro che ti ispiri a raggiungere l'eccellenza nel tuo lavoro e ad allenare livelli di concentrazione ormai perduti a causa delle distrazioni digitali, "Deep Work" è il testo che fa per te.
Se c'è una lezione che ho appreso nel percorso che mi ha portato a raggiungere la "posizione del fottiti" a 30 anni è che quello finanziario è, per buona parte, un gioco mentale.
Studiare, comprendere e applicare le regole psicologiche legate al denaro è dunque essenziale per dominare questa sfera della nostra vita.
"The Psychology Of Money" di Morgan Housel è sicuramente uno dei testi più interessanti a riguardo.
Al suo interno troverai un mix bilanciato tra indicazioni basate su solidi studi economici e dritte basate sull'esperienza concreta dell'autore.
Insomma, se vuoi migliorare la tua condizione finanziaria, imparare a risparmiare efficacemente e a far fruttare questi tuoi sudati risparmi, questo libro è un ottimo punto di partenza!
Volenti o nolenti gli Stati Uniti sono (ancora) il paese economicamente e militarmente più potente al mondo.
Quello che succede in America, quindi, riguarda tutti noi.
Incuriosito da un mio contatto che aveva condiviso il libro su LinkedIn, qualche mese fa ho dunque deciso di iniziare la lettura di "Questa è l'America" del giornalista Francesco Costa.
Neanche fosse un thriller, il libro mi ha tenuto incollato pagina dopo pagina: è scritto davvero bene, ma soprattutto ti aiuta ad avere una visione molto più attuale e concreta di quello che sta realmente succedendo negli Stati Uniti negli ultimi anni.
Considerato che certi trend anticipano di qualche anno quanto poi accade in Europa e in Italia (nel bene e nel male), la lettura è quanto mai interessante.
Non ti aspettare un romanzo impegnato o un autore premio Nobel. Il genere è quello fantascientifico e potremmo considerare l'autore un autore "commerciale".
Tutte le sere, però, prima di addormentarmi, mi piace leggere una storia che mi assorba completamente e il libro di Crouch è stato sicuramente uno di quei libri che gli inglesi chiamano "page-turner" (volta-pagina).
Tra l'altro l'idea di concludere la giornata con un piccolo "vizio", un qualcosa che mi faccia star bene, è uno stratagemma che uso da anni con grande soddisfazione e che mi aiuta ad essere più produttivo e concentrato durante il resto del giorno.
Mi auguro quindi che questo romanzo di fantascienza, o qualsiasi altro romanzo che sceglierai ti regali questa bella sensazione serale.
Nelle liste precedenti, trovi altri ottimi page-turner.
Un altro genere che non può mancare tra le mie letture annuali è sicuramente quello biografico / autobiografico.
Quest'anno ho lette tre biografie e ben due di queste sono finite nella mia top 10.
La prima che ti consiglio è la biografia di Jim Simons, nome che probabilmente dirà poco ai più, ma che è ben noto nell'ambiente finanziario.
Simons infatti è stato il capostipite dei "Quantitative Traders", anche noti come "Quants", ovvero esperti di fisica, matematica, informatica e statistica, che hanno applicato le proprie conoscenze scientifiche per creare algoritmi in grado di generare profitti inimmaginabili sui mercati finanziari.
Aspetti speculativi a parte, quello che mi ha affascinato di questo libro è la ricchezza delle esperienze di vita del matematico e miliardario americano.
Il libro su Simons, più che una biografia, a tratti sembra quasi una spy story!
Esistono decine di biografie su Sergio Marchionne, il defunto CEO della FIAT, ma quella del giornalista Ebhardt è in assoluto la più appassionante.
Al di là delle considerazioni economiche, sociali e umane sul personaggio Marchionne (uno degli uomini più amati e odiati in Italia nell'ultimo decennio), quello che emerge da questa biografia è la sua totale dedizione.
Ecco, io l'ho trovata ispirante.
Non perché la voglia imitare, tutt'altro! Come si intuisce anche nel libro è probabile che l'ossessione per il lavoro sia stata anche la causa della morte del manager italo-canadese (anche se naturalmente questo non ci sarà mai dato sapere).
Quello che però è riuscito a realizzare lavorativamente quest'uomo e il suo team in pochi anni, va oltre l'umana comprensione e ti fa riflettere sulle mete che potremmo raggiungere se solo ci grattassimo la uallera un pochettino meno.
E lo ripeto per la seconda volta... non sono nella posizione di dare giudizi sull'operato di Marchionne come manager della FIAT (e onestamente non mi interessa).
Sta a noi scegliere come e dove investire il nostro potenziale umano, ma non farlo è uno spreco imperdonabile.
La biografia di Marchionne è un invito a dare il massimo e allo stesso tempo è un monito a non perdere di vista ciò che va oltre la sfera professionale.
Ammetto di non essere particolarmente bravo nel seguire le mode: a volte ho avuto la fortuna di anticipare certi trend, altre sono arrivato terribilmente in ritardo.
Per quanto riguarda Nassim Nicholas Taleb, sono sicuramente un fan ritardatario!
Gli anni che hanno seguito la grande crisi finanziaria del 2008 sono stati infatti gli anni di massima esposizione mediatica dell'autore greco-libanese.
All'epoca naturalmente avevo sentito parlare dei suoi bestseller "Il Cigno Nero" e "Antifragile", senza però mai approfondirli.
Nel 2018 avevo anche assistito ad un evento dal vivo in cui Taleb era l'ospite d'onore, ma anche in quell'occasione non ne ero stato particolarmente colpito (diciamo che il public speaking non è esattamente il punto forte di Taleb).
Fatto sta che nella prima parte del 2020 mi sono finalmente deciso a leggere la copia autografata di "Antifragile" che avevo ottenuto in quel convegno e ne sono rimasto affascinato.
Sferzante, originale, erudito, mai banale, Taleb ti cattura con la forza delle sue idee e ti apre un mondo troppo spesso ignorato (o del tutto frainteso) dagli autori mainstream.
Come detto, questa mia lista dei migliori libri del 2020 non ha nessun particolare ordine, ma "Breath", di James Nestor, è stato sicuramente il libro rivelazione dell'anno per me.
Sarà che sono sempre stato affascinato dalla semplicità e dal potere del respiro.
Sarà che quest'anno, per via del COVID-19, il respiro ha assunto un'importanza direi vitale.
Sarà che adoro scoprire in anteprima libri che poi "esplodono" (quando lo lessi il libro aveva appena 12 recensioni su Amazon US, ora ne ha raggiunte più di 5.000 con una media del 4.7)
Fatto sta che il mix di storytelling, esperienze personali dell'autore e approfondimenti scientifici e storici sul respiro e le tecniche di respirazione ti catturano dalla prima all'ultima pagina, ma soprattutto ti lasciano qualcosa di concreto su cui lavorare per migliorare davvero la qualità della tua vita.
Mi auguro davvero che arrivi presto anche l'edizione italiana!
Prima di salutarti, un consiglio diverso dal solito...
Come avrai notato, qui su EfficaceMente sono rarissime le recensioni dettagliate di libri e anche le brevi descrizioni che ti ho riportato in questo articolo, più che essere una sbrodolata dei concetti chiave di questi testi, riportano dietro le quinte, impressioni e quella che è stata la mia "storia" con un determinato libro.
In generale aborro quei servizi che promettono di trasmetterti il succo di un libro in 5 bullet point.
Un libro va vissuto, le sue lezioni devono essere elaborate e integrate nella propria vita per essere davvero trasformate in conoscenza personale (e condivisa).
Questo almeno è stato il mio approccio alla lettura negli ultimi venti anni.
Ecco allora un consiglio diverso da quello a cui ho abituato i lettori del blog in passato:
Nel 2021, leggi meno (ma meglio).
Da sempre vi ho invitati a leggere di più.
Ecco, in un Paese in cui meno di un cittadino su due legge almeno un libro all'anno, leggere di più rimane un consiglio valido.
Se però nel corso degli anni hai finalmente fatto tua l'abitudine della lettura, quasi trasformandola in una gara con te stesso per leggere sempre più libri, per il nuovo anno cerca di leggere meno, ma con maggiore consapevolezza.
Leggi meno (ma meglio)
Scegli i migliori libri (queste liste vogliono aiutarti proprio in questo).
Scarta senza pietà i testi che non riescono a catturarti dopo 30-40 pagine.
Leggi intenzionalmente, ritagliandoti ogni giorno il tempo per la lettura (se non lo trovi, controlla quanto ne passi sul tuo smartphone...)
Ma soprattutto, nel caso di saggi, cerca di trasformare le semplici nozioni in reale conoscenza.
Questo significa tradurre i concetti di un libro in azioni, abitudini e sistemi che contribuiscano concretamente a migliorarti la vita.
Ecco, questo è quello che ho cercato di fare negli anni con gli articoli di EfficaceMente, ma soprattutto con il (per)corso annuale 365 - Un anno epico.
Le 365 sfide quotidiane che propongo al gruppo selezionato di corsisti ammessi ogni anno, rappresentano uno dei 5 pilastri del metodo 365 e sono il frutto di due decenni di letture, approfondimenti scientifici ed esperimenti personali.
Credo infatti fermamente nella pratica, dal greco praktikḗ, che significa appunto scienza del fare, in contrapposizione alla scienza teorica.
Ogni singola sfida, che condivido a partire dalle 5 del mattino con i corsisti di 365 ogni singolo giorno del nuovo anno, nasce da un concetto o un'intuizione che ho appreso nei miei 20 anni di crescita personale e che ho tradotto in un'azione pratica (una sfida appunto) che i partecipanti sono invitati a portare a termine entro la sera del giorno stesso.
Se anche tu hai l'impressione di sapere cosa dovresti fare in teoria, ma di riuscire raramente a tradurre questa conoscenza nozionistica da libri di self-help in risultati concreti nella tua vita, 365 è lo strumento che ti accompagnerà a vivere un 2021 davvero epico.
Scopri tutti i dettagli del corso annuale cliccando il pulsante arancione qui sotto e assicurati uno degli ultimi posti con il nuovo Kit ancora disponibili:
Ci leggiamo con un ultimo contenuto per il 2020 con gli iscritti alla newsletter gratuita di EfficaceMente. Per tutti gli altri, buone feste (sì, anche quest'anno), ma soprattutto buon 2021 di rivincita!
Andrea Giuliodori.
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[post_excerpt] => Come ogni anno, l'ultimo articolo del 2020 di EfficaceMente lo voglio dedicare alle mie migliori letture dei 12 mesi precedenti.
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Come cambierebbe la tua vita (personale e professionale), se tu fossi in grado di generare idee efficaci e originali ogni volta che ne hai bisogno?
Ospito con piacere qui su EfficaceMente un post di Giovanni Lucarelli, sociologo, scrittore e facilitatore. Giovanni oggi ci parlerà di creatività... a te la parola Giovanni!
Ok, cominciamo dall’inizio.
Viviamo in un mondo complesso, che cambia velocemente e continuamente, un mondo V.U.C.A. (acronimo di Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity), e, per mantenere la rotta, sono necessarie determinazione, flessibilità e creatività.
Non a caso il "Future of Jobs Report", redatto dal World Economic Forum, ha evidenziato che le abilità creative e diProblem Solving sono ai primi posti tra le dieci competenze più importanti per i manager.
John Micklethwait, capo-redattore dell’Economist, qualche anno fa ha affermato:
"Il più grande vantaggio competitivo oggi non risiede più nei costi o nella qualità, ma nella creatività".
John Micklethwait
A questo punto, ti starai chiedendo: “Va bene, ammesso che queste abilità creative siano così importanti, io come posso svilupparle?”
Anch'io sono creativo?
Partiamo dalla madre di tutte le domande: “Anch’io sono creativo?”.
La risposta è “sì”: ogni persona nasce creativa, il problema è che, forse, crescendo perde parte di questa sua abilità.
Ci sono degli studi[1] sui gemelli omozigoti che dimostrano come le abilità creative dipendano per circa il 33% dal nostro DNA e per il restante 66% dall'ambiente in cui cresciamo e dalle attività che svolgiamo (studio, sperimentazione, ecc.).
Quindi, mettiamo da parte le scuse: anche tu sei creativo e hai il controllo del 66% delle tue abilità.
Come posso sviluppare la mia creatività?
Per prima cosa, dobbiamo sgombrare il terreno, dobbiamo rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di utilizzare a pieno le nostre abilità creative.
Ci sono diverse tipologie di ostacoli: qui ne vediamo un paio.
Ostacoli alla creatività di natura psicologica
Se abbiamo una scarsa autostima, se abbiamo poca fiducia nella nostra creatività (e ci ripetiamo “Io non sono creativo”), difficilmente avremo energie e grinta sufficienti per generare buone idee.
Quando ci troviamo davanti ad un problema, proviamo a scrivere qualche soluzione, ma ci fermiamo alle prime due o tre idee, non ci sembrano un granché e rafforziamo la convinzione che noi non siamo affatto creativi.
Per superare questa convinzione errata, prova a tornare con il pensiero a quando eri bambino, a quando inventavi dei personaggi e delle storie, a quando “creavi” qualcosa con il DAS o con i mattoncini Lego.
Ti renderai conto, allora, che la creatività è ancora dentro di te e, forse, l’hai un po’ “soffocata” con i “devo e non devo”, i “si fa e non si fa”.
Concediti la libertà e la leggerezza di farla emergere di nuovo, sperimenta il divertimento di generare tante idee, idee stravagantie originali (tra poco ti darò qualche suggerimento pratico).
Un altro ostacolo psicologico è la paura delle critiche.
Magari siamo riusciti a trovare qualche idea interessante, ma non abbiamo il coraggio di presentarla al capo o al nostro team.
Abbiamo paura di essere criticati o di essere presi in giro.
Wayne Douglas Gretzky, noto allenatore canadese di Hockey, è solito dire ai suoi giocatori:
“Sbaglierai il 100% dei colpi che non tirerai”.
Wayne Douglas Gretzky
Se non condividiamo la nostra idea con il team, come speriamo che possa prendere vita e diventare un progetto concreto?
D’altra parte, sappiamo che, a livello relazionale, non possiamo piacere a tutti: ci saranno persone a cui saremo più simpatici e altre persone a cui saremo meno simpatici.
Allo stesso modo, le nostre idee non potranno piacere a tutti, ma questo non significa che non valga la pena proporle.
Semmai chiederemo al gruppo di aiutarci e rendere quell’idea più funzionale ed efficace.
Ostacoli alla creatività di natura organizzativa
Altri sono ostacoli di natura organizzativa, come l'abitudine di fare le cose sempre allo stesso modo.
Ti sarà capitato, a volte, di sentir dire: “Noi abbiamo sempre fatto così…”.
Ma se ci comportiamo sempre allo stesso modo, otterremo sempre gli stessi risultati e, in un mondo che cambia continuamente, non mi sembra un risultato così lusinghiero...
Cerchiamo, invece, di sperimentare nuove modalità di fare le cose e domandiamoci:
In quali altri modi potremmo svolgere questa attività?
Che cosa potremmo fare per sorprendere i nostri clienti?
Due stili di pensiero
Un’abilità fondamentale per riuscire a sfruttare appieno la nostra creatività è la capacità di alternare il Pensiero Divergente e il Pensiero Convergente.
Probabilmente ne avrai già sentito parlare.
Il Pensiero Convergente è un modo di procedere sistematico che, tramite una serie di passaggi (basati su schemi di ragionamento consolidati), ci porta al risultato finale.
È quello che attiviamo, ad esempio, quando applichiamo formule matematiche o procedure standard.
Il Pensiero Divergente, invece, cerca di stimolare delle prospettive originali, di trovare nuove relazioni tra idee, di superare gli schemi di ragionamento ordinari e di spingere la mente in direzioni inesplorate.
Questo consente di generare una varietà di ipotesi e di soluzioni che prima non esistevano.
Lo applichiamo quando dobbiamo risolvere un problema o quando ci troviamo davanti a un imprevisto.
Per aumentare le tue potenzialità creative, dovrai sviluppare entrambi questi stili di pensiero e imparare ad applicarli, in modo alternato, nel tuo ambito personale e professionale.
Non preoccuparti: ti basta seguire queste semplici regole.
Le regole del Pensiero Divergente per la Creatività
Quando hai bisogno di generare nuove idee, crea un ambiente sereno (musica di sottofondo, stimoli visivi, come foto e immagini, qualche snack, ecc.) e definisci la sfida da affrontare sotto forma di domanda:
Come possiamo raddoppiare il fatturato entro la fine dell’anno?
Come posso creare un nuovo prodotto di successo?
Stimola il tuo team a proporre tutte le idee possibili e immaginabili, seguendo le regole del Pensiero Divergente:
Nessuna critica: tutte le idee vanno accolte, senza esprimere alcun giudizio, eventuali osservazioni sono rimandate ad un secondo momento;
Grande quantità: maggiore è il numero di idee proposte e maggiori saranno le probabilità di individuare soluzioni efficaci e insolite;
Stravaganza: esprimi idee folli, aiuterà ad uscire dagli schemi e a trovare soluzioni originali ed innovative;
Visual: traccia un disegno o un semplice schizzo per descrivere un’idea, così attivi aree diverse del cervello e stimoli ulteriormente la creatività;
Combinazioni: prendi spunto dalle idee degli altri per generare nuove proposte;
Appunti: scrivi tutte le idee (senza alcuna valutazione), successivamente potrai giudicarle e selezionarle.
Completata la fase divergente, avrai una lavagna (o un block notes) pieno di idee.
Adesso è il momento di fare una pausa, di bere qualcosa e di arieggiare la stanza.
Le regole del Pensiero Convergente
Per valutare e selezionare le idee, applica le regole del Pensiero Convergente:
Giudizi affermativi: prima di evidenziare le carenze di un’idea, comincia a sottolinearne gli aspetti positivi (“Di questa idea mi piace la semplicità…”): questo renderà la tua valutazione più completa;
Migliora le idee: se un’idea interessante ha alcune criticità (ad esempio, è troppo costosa o complessa da realizzare), cerca di migliorarla, chiedendoti: “In che modo possiamo renderla più economica (o più semplice) da realizzare?”;
Rimani in tema: tieni sempre d’occhio gli obiettivi che ti sei prefissato, in modo da verificare facilmente se l’idea che stai valutando si applica al problema che stai risolvendo;
Filtra le idee in base a criteri oggettivi: stabilisci (all’inizio della fase convergente) i criteri con cui intendi valutare le soluzioni. Potresti dare un punteggio (da 1 a 10) ad ogni idea in base all’originalità, alla realizzabilità, all’economicità, ecc.;
Sii aperto all’originalità: mantieni la mente aperta, perché le idee più innovative e rivoluzionarie, all’inizio, appaiono assurde.
Sforzati di andare oltre la prima impressione e poni attenzione all’originalità dell’idea (domandati: “È mai stato fatto niente del genere nel nostro ambito professionale?”).
A questo punto ti troverai con 3 o 4 proposte originali ed efficaci da mettere in pratica.
Abitudini creative
Vediamo, adesso, qualche abitudine che può aiutarci a potenziare le nostre abilità creative.
Tieni un taccuino delle idee
Le idee, te ne sarei accorto, arrivano nei momenti meno attesi: mentre siamo impegnati a correre, a pedalare in bicicletta, a guidare l'auto, oppure quando siamo rilassati sotto la doccia [puoi ascoltare l’episodio del podcast “Perché le migliori idee ci vengono sotto la doccia”].
Questo succede perché, quando il corpo è impegnato, il cervello attiva una sorta di “pensiero in background” e riesce a rielaborare le informazioni e a immaginare nuove combinazioni creative.
Io, scherzando, dico che le idee sono “volatili” e, se non riusciamo a scriverle appena ci vengono in mente, rischiamo di perderle.
Ecco perché ti suggerisco di tenere un taccuino delle idee.
L’ideale sarebbe un quaderno cartaceo. Se lo preferisci, però, puoi usare una delle tante app per prendere appunti.
L'importante è che tu abbia tutte le idee in un solo posto, così, una volta la settimana, puoi rileggerle e individuare quelle più interessanti da realizzare.
Metti in moto le gambe
Tranquillo, non ti sto chiedendo di correre la maratona di New York, ma di dedicare 15 - 20 minuti della tua giornata a camminare o a correre.
C’è una ricerca[2] (svolta da Marily Oppezzo e Daniel Schwartz, presso Università di Standford), che evidenzia che camminare agevola il flusso di idee e favorisce il pensiero creativo (e, ovviamente, migliora la salute fisica).
Il 100% dei partecipanti che avevano camminato è stato in grado di generare almeno una analogia di elevata qualità, rispetto al 50% di quelli che erano rimasti seduti all’interno.
“Non stiamo dicendo che camminare può trasformarti in Michelangelo” - ha affermato scherzosamente Marily Oppezzo – “ma può aiutarti, soprattutto nelle fasi iniziali, a sviluppare la tua creatività.”
Un altro aspetto interessante, emerso dalla ricerca, è che camminare all’aperto (magari in un parco verdeggiante), oppure su un tapis roulant, o lungo i corridoi (più o meno “monotoni” di un ufficio), ha fondamentalmente lo stesso effetto sulla creatività.
Insomma: adesso non hai più scuse ;-)
Beviti una birra
Se, dopo tutti questi suggerimenti, non ti sono ancora venute delle buone idee… prova a bere un bicchiere di birra.
Non è uno scherzo (né, tantomeno, un invito all’alcolismo), ma è quello che emerge da alcuni studi scientifici sull’ideazione creativa.
La psicologa Jennifer Wiley, docente all’Università dell’Illinois a Chicago, ha svolto una ricerca[3] decisamente originale: ha selezionato 40 ragazzi, giovani e in buona salute, e ha presentato loro una serie di giochi, quiz ed esercizi (che richiedevano un mix di abilità logiche e creative).
Durante l’esperimento, a 20 di loro è stato concesso di bere due bicchieri di birra, mentre gli altri hanno avuto solo bibite analcoliche.
Monitorando le risposte che venivano via via fornite dai soggetti, la Wiley ha evidenziato una correlazione favorevole tra l’assunzione di alcol e i risultati positivi al test.
Le persone che avevano bevuto la birra hanno mostrato performance decisamente superiori: sono state in grado di risolvere il 40% in più di problemi, impiegando, in media, 12 secondi per risolvere ogni esercizio contro i 15,5 dei colleghi rimasti “sobri”.
Adesso, probabilmente, ti stai domandando: “Qual è la spiegazione?”.
La birra in quantità moderate (attenzione: parliamo di circa 0,07 grammi/alcol per litro) sembra contribuire a rilassare la persona, a ridurre le difese psicologiche, a rendere più “fluidi” i pensieri e più flessibile la mente.
“Essere capaci di focalizzarsi su un aspetto del problema, così come avere una certa esperienza nel problem solving, è sicuramente utile” – ha affermato la Wiley – “ma l’innovazione spesso scaturisce quando le persone riescono a cogliere un quadro d’insieme”.
Mi auguro che questi suggerimenti ti siano d’aiuto per rinvigorire e per potenziare le tue abilità creative.
Questo ti permetterà di trovare soluzioni brillanti ogni volta che si presenta un problema, di ideare prodotti e servizi innovativi, di scrivere articoli e libri senza difficoltà e di sorprendere amici e colleghi con nuove idee.
Se desideri approfondire queste tematiche, puoi dare un’occhiata al mio ultimo libro “Fai brillare la tua creatività” ;-)
Giovanni Lucarelli.
[1] «The Nature of Creativity: The Roles of Genetic Factors, Personality Traits, Cognitive Abilities, and Environmental Sources», Christian Kandler, Rainer Riemann, Alois Angleitner, pubblicata su Journal of Personality and Social Psychology, 2016, vol. 111, pagg. 230-249.
[2] «Give Your Ideas Some Legs: The Positive Effect of Walking on Creative Thinking», pubblicata sul Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, and Cognition, 2014, Vol. 40, No. 4, pagg. 1142–1152
[3] «Uncorking the muse: Alcohol intoxication facilitates creative problem solving» pubblicata su Consciousness and Cognition, Volume 21, Issue 1, March 2012, Pages 487-493 (consultabile alla pagina https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1053810012000037)
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In questo articolo voglio parlarti della paura del futuro, del perché ti sta rovinando la vita e quali sono 7 modi insoliti per trasformarla in una risorsa.
Ricordo ancora al liceo, il terrore generato dai compiti in classe di Fisica del Prof. Fava.
Per quanto adorassi la materia, ancor prima di entrare in aula, ancor prima che arrivasse il fatidico giorno del compito io (e gran parte dei miei compagni) provavamo le stesse sensazioni dei condannati in attesa di salire sul patibolo:
..ok dai, forse ho esagerato!
Diciamo soltanto che i giorni che precedevano le prove di fisica sono stati tra i più "stressanti" della mia vita da liceale.
Uno di quei giorni però mi ha insegnato anche una lezione fondamentale...
Ero in quinta liceo, la notte precedente l'avevo dormita "a rate", come gran parte delle notti pre-compito di Fisica, ma l'adrenalina della prova prossima ventura teneva me e i miei compagni di classe belli arzilli e in attesa che il Prof. Fava arrivasse per la sua lezione delle 10:00.
10:05, non si vede ancora nessuno: la tensione aumenta, sarà sicuramente l'ennesima trovata del Prof. malefico! Sta a vedere che avremo ancora meno tempo per completare il compito in classe!
10:10, siamo ufficialmente in panico, ma all'improvviso compare il bidello sull'uscio della porta: "Ragazzi, il Professore ha chiamato e oggi non potrà essere presente a causa di una brutta influenza, a breve verrà la Professoressa Nobili a sostituirlo".
Ecco... quello è stato il giorno in cui ho capito a livello viscerale come funziona davvero la paura del futuro e quanto tempo ed energie ci fa consumare inutilmente.
Intendiamoci, la paura del futuro è un’emozione del tutto naturale, caspita, potrebbe addirittura aver garantito la sopravvivenza dei nostri antenati nella Savana.
Così come l'abbiamo provata tutti prima di un compito in classe o di un esame, a maggior ragione la proviamo ora, in questo periodo "particolare" che stiamo vivendo, e la proveremo negli anni futuri. Di questo non dobbiamo colpevolizzarci.
Questo però non significa che non possiamo imparare a gestirla.
Se non lo facciamo infatti, il rischio è quello di ritrovarci tra qualche anno a vivere con almeno una dozzina di questi 20 rimpianti.
Prima di imparare a gestirla però, cerchiamo di capire cos'è e come nasce la paura del futuro.
Paura del futuro: che cos’è davvero?
"Anche se il futuro sembra lontano, in realtà comincia proprio adesso."
Mattie JT Stepanek.
Tra le tante paure che caratterizzano l’essere umano, quella del futuro è senza dubbio una delle più intense e, al contempo, meno utili.
Quando la proviamo, spostiamola nostra attenzione verso un futuro che non si è ancora realizzato, gli attribuiamo le più fosche caratteristiche, oppure ci proiettiamo un inquietante senso di vuoto e incertezza.
Risultato?
Ci facciamo sfuggire dalle mani l'unico tempo su cui dovremmo concentrarci davvero: la "quiedora".
Perdiamo la capacità di ragionare con lucidità e di prendere buone decisioni.
Contribuiamo inconsapevolmente a rendere realtà le nostre fosche previsioni a causa di un meccanismo noto in psicologia come "profezia che si auto-avvera".
Ci roviniamo la salute.
Eppure, molti di noi continuano a credere che solo preoccupandosi per il futuro se ne stanno davvero occupando.
Ecco, se la pandemia del 2020 ha insegnato qualcosa ai nostri "Io passati" del dicembre del 2019 è che il futuro è talmente imprevedibile che non possiamo sapere come sarà stravolta la nostra vita tra un mese o tra un anno.
La paura del futuro dunque non è altro che l'ennesimo inganno della nostra mente: uno stato emotivo che nasce da scenari mentali completamente artefatti e dalla nostra illusoria volontà di controllare il mondo che ci circonda vomitandoci sopra le secrezioni dei nostri neuroni.
Bene, ora che conosciamo il nostro "nemico", vediamo come batterlo...
7 strane idee contro la paura del futuro
1. SOSTITUISCI
Ogni volta che senti arrivare la paura del futuro, pensa a questa parola: curiosità.
...e usa questo atteggiamento mentale per sostituire l'innata tendenza della tua mente ad andare verso scenari catastrofici.
Hai paura dell'interrogazione? Pensa con curiosità alle domande che ti potrà fare la Prof. e a come si comporterà.
Puoi anche portare un po' più all'estremo questo esercizio pensando a tutto quello che trovi di buffo e insolito nell'insegnante (l'importante è non scoppiare di punto in bianco in una sonora risata durante l'interrogazione!).
Devi infatti capire che la paura del futuro è un costrutto mentale, un pensiero, e se imparerai a sostituirlo sistematicamente con pensieri diversi, pensieri migliori, la depotenzierai.
MENTORE: il brillante fisico Richard Feynman, che oltre all'interesse per particelle cosmiche, dipingeva, suonava i bongo e frequentava topless bar (no, non è un suggerimento in questo senso :P).
Nella sua autobiografia "Sta scherzando, Mr Feynman" puoi trovare diverse storie su come la sua curiosità l’abbia portato a fare alcune delle sue migliori scoperte scientifiche.
2. PEGGIORA
La seconda tecnica che voglio proporti per sconfiggere la paura del futuro è decisamente controintruitiva.
Si tratta di una tecnica del ricco arsenale del Problem Solving Strategico e consiste nel peggiorare deliberatamente le nostre paure, fino a renderle quasi... grottesche.
Nello specifico, se la paura del futuro supera i livelli di soglia, fin quasi ad ossessionarci, è utile ritagliarci ogni giorno, per almeno 2 settimane, 30 minuti in cui ci sediamo in una stanza tranquilla della nostra casa e, timer alla mano, iniziamo a pensare volontariamente alle nostre peggiori paure, sforzandoci di renderle ancor più spaventose.
Appena il timer suonerà, potremo alzarci, andare in bagno, lavarci il viso con dell'acqua fresca e tornare alla nostra vita di tutti i giorni.
Mi raccomando, questa è una strategia molto potente: se stai vivendo un momento di fragilità psicologica assicurati di essere seguito da uno psicoterapeuta.
Quando ci troviamo ingabbiati nelle trappole della nostra mente, non c'è articolo di blog che possa sostituirsi ad un buon percorso psicoterapeutico.
MENTORE: l'imperatore Marco Aurelio, tra i più illustri esponenti della filosofia stoica era abituato a portare avanti un esercizio simile, noto come "praemeditatio malorum", ovvero la riflessione sui mali futuri finalizzata non tanto all'autolesionista e inutile anticipazione di eventuali dolori, ma a produrre in noi la convinzione che non si tratti di veri mali.
3. RALLENTA
Ansia fa spesso rima con fretta. Chi è preoccupato ha un corpo che va sempre più veloce: il cuore batte più rapido, così come il suo respiro e i suoi movimenti.
Quando ti accorgi di queste reazioni, prova questo esercizio:
Conta fino a venti sillabando:
U-no.
Du-e.
Tre-e (in questo caso, prolunga pure il suono della ‘e’).
Quat-tro.
Cin-que.
...
E così via...
Arrivato a venti il tuo respiro si sarà normalizzato e in generale la tua mente e il tuo corpo saranno tornati ad uno stato di quiete.
MENTORE: In questo caso il tuo mentore sarà Italo Calvino e le sue "Lezioni Americane", in cui troverai anche uno splendido elogio della lentezza.
4. RICORDA
“Se uno s’impegna può star male ovunque.”
Freak Antoni.
Ripensa alle volte in cui eri sicuro che tutto sarebbe andato per il meglio e poi la vita ti ha messo i bastoni tra le ruote (magari è successo negli ultimi mesi...).
Andre' sicuro che questa cosa aiuti?! Mi chiederai anche di darmi una mazzata sul malleolo?!
Ora ripensa a tutte le situazioni in cui ti aspettavi un epilogo disastroso e invece te la sei cavata benissimo.
Indovina un po'... se fai un adeguato sforzo di memoria scoprirai che queste ultime (paure mai avverate) tendono ad essere molto più numerose.
Questo perché siamo naturalmente portati a pensare al peggio, un peggio che quasi mai si avvera.
Prenderne consapevolezza ti aiuterà a mettere la paura del futuro nella giusta prospettiva, ricordandoti che si tratta di uno strumento della nostra mente che dovrebbe aiutarci a prevenire eventuali problemi futuri e non a paralizzarci rovinandoci il presente.
MENTORE: In questo caso prenderei ispirazione da Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze della dinastia dei Medici e autore della celebre poesia "Il trionfo di Bacco e Arianna", che invita a godere del momento presente poiché "del doman non c'è certezza".
5. EVITA
“Non datemi consigli. So sbagliare da solo.”
Leo Longanesi.
Per un breve periodo, esercitati a non dare pareri e a non riceverne.
Ti chiederai cosa c'entri questo con il tema della paura del futuro.
Beh, come gran parte le paure, anche questa può contagiarci attraverso i discorsi e gli scambi con le altre persone.
Nei periodi d’incertezza succede spesso che molte persone s’improvvisino esperte di argomenti di cui in realtà sanno ben poco.
Non solo, anche i veri esperti spesso non hanno idea di cosa potrà accadere davvero in futuro e i più saggi hanno la buona creanza di ammetterlo.
Evita dunque di controllare compulsivamente le news e gli approfondimenti sui possibili scenari futuri, meglio ancora, leggi gli articoli di 2 o 3 mesi fa e realizza finalmente quanto terribili siamo nel prevedere il futuro :)
MENTORE: il pittore Caravaggio, che dipinse distaccandosi dagli schemi dell’epoca e rispettando unicamente la propria estetica, e così rivoluzionò la storia della pittura italiana (e non solo).
6. PAZIENTA
"Chinati, giunco, finché la corrente non sia passata."
Detto popolare.
Amo certi proverbi popolari.
Quello che ti ho riportato lo ripetevano spesso i contadini a cui la tempesta aveva distrutto il raccolto, le madri con sei figli che partivano per la guerra, oppure gli uomini che si trovavano ad affrontare senza ospedali una pestilenza.
Per loro, l’unico modo per affrontare queste situazioni era… non lottare.
Pazientare. Dare al tempo il tempo di risolvere le cose. Senza sprecare inutili energie su ciò che non potevano controllare.
Sapevano che a un certo punto la corrente sarebbe passata. La corrente passa sempre.
MENTORE: Per questo sesto punto ti suggerisco come mentore Alberto Angela, che in una recente intervista ha pronunciato queste splendide parole.
"In queste settimane siamo stati sommersi dalle fake news, sembra che cinquanta giorni siano tantissimi ma ci sono state epidemie che duravano anni. Abbandoniamo il fardello dei tempi isterici della nostra epoca: il futuro non deve farci paura, ci aspetta.Torneremo alle nostre vite. Perché il Coronavirus ci ha insegnato che contano la scienza, la competenza, e ci vuole un tempo per tutto. Questo non vuol dire non preoccuparsi della crisi economica, ma capire gli eventi. Abbiamo recuperato la saggezza dei nonni: la pazienza è una virtù molto sottovalutata."
Alberto Angela.
7. SPUTA
In natura c’è un mollusco marino dalle abitudini a dir poco suggestive: il cetriolo di mare.
Questa creatura, cugina delle stelle marine, quando si accorge della presenza di un predatore reagisce in modo apparentemente estremo: espelle i propri organi interni in maniera da potersi ricostruire da un'altra parte.
Il predatore si ritrova davanti solo un involucro vuoto e il cetriolo di mare è già pronto a "riformarsi" totalmente.
Possiamo imparare qualcosa dal cetriolo di mare: quelle volte in cui la paura del futuro si concretizza, dobbiamo ricordare che non tutto è perduto, che possiamo sempre reinventarci. Sii un cetriolo di mare.
MENTORE: a parte la nostra amica oloturia di cui sopra, un buon esempio è Frank Abagnale Jr. interpretato da Leonardo Di Caprio nel famoso film "Prova a prendermi". Abagnale fin da ragazzino ebbe la capacità di trovare le soluzioni più insolite e fuori dai canoni alle sfide della vita.
No, naturalmente non ti sto invitando a diventare un artista della truffa, ma è importante rammentare che quel computer biologico che ci portiamo nella testa non deve necessariamente essere usato per tormentarci e spaventarci, a volte possiamo usarne anche creatività e ingegno per tirarci fuori dai guai quando questi effettivamente arrivano.
Vorrei infine concludere questo articolo con questo pensiero del famoso filosofo danese:
"La vita può essere capita solo all’indietro ma va vissuta in avanti."
Soren Kierkegaard.
Ti auguro una splendida settimana e se questo articolo ti è stato utile, valuta se condividerlo con i tuoi amici. Grazie.
Andrea Giuliodori.
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[post_excerpt] => La paura del futuro ti prende facilmente? È naturale provarla. Qui trovi sette strategie non convenzionali per superarla con efficacia.
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[post_content] => Ti è mai capitato di perdere la cognizione del tempo facendo qualcosa di impegnativo e appassionante allo stesso tempo? Allora significa che hai già sperimentato il cosiddetto Stato di Flow (o Stato di Flusso). In questo articolo scopriremo di cosa si tratta e quali sono i requisiti per rivivere quell'esperienza a comando.
Devo farti una confessione alquanto imbarazzante, ma promettimi di non ridere!
Pronto?! Ok...
Mi chiamo Andrea Giuliodori, ho da poco compiuto 37 anni e... gioco ancora con i LEGO.
Beh, per la precisione è un hobby che sono tornato a coltivare da qualche settimana.
È iniziato tutto leggendo un articolo in cui si spiegava come la LEGO, l'azienda danese produttrice delle famose costruzioni, stia puntando al mercato degli adulti, posizionando alcuni dei suoi prodotti come hobby per il benessere e contro lo stress.
La verità però è che quell'articolo è stato solo una scusa.
Erano anni infatti che ripetevo alla mia compagna quanto adoravo giocare con i LEGO da piccolino.
E il motivo è molto semplice...
Ogni volta che ricevevo in regalo una scatola di costruzioni, mi perdevo per giorni in un apparente stato di trance.
Da bravo (futuro) ingegnere, i miei preferiti erano i LEGO Technic.
Adoravo queste costruzioni perché erano particolarmente complesse e richiedevano un livello di concentrazione non banale.
Ma era proprio il connubio tra l'impegno concentrato e il piacere di creare qualcosa dal nulla a farmi entrare in quella sorta di stato meditativo.
Solo parecchi anni dopo ho realizzato che quelle che ho vissuto ad 11 anni giocando con i LEGO (e che sto tornando a sperimentare in queste settimane) erano state le mie prime esperienze dello Stato di Flow...
Che cos’è il Flow?
"Contrariamente a quello che abitualmente crediamo, i momenti migliori delle nostre vite non sono passivi, ricettivi, rilassanti... I momenti migliori, di norma, occorrono quando il corpo e la mente di una persona sono portati al proprio limite in uno sforzo volontario per realizzare qualcosa di difficile e meritevole ".
Mihaly Csikszentmihalyi.
Mihaly Csikszentmihalyi, il "padre" del concetto dello Stato di Flow(o Stato di Flusso), lo descrive come il momento in cui mente e corpo, assorbiti totalmente in una data azione, entrano in una condizione di concentrazione armonica.
Chi lo sperimenta si sente preso del tutto da un’attività che lo trascina come una corrente.
D’un tratto, il mondo esterno smette di esistere.
Cessano i rumori. Cessano le pressioni esterne.
Non ci sono più né distrazioni, né pensieri negativi.
Non ci sono altre urgenze.
Non è possibile dedicarsi ad altro perché quell’attività ci rapisce completamente e noi cavalchiamo il momento. Lo dominiamo.
Ci sentiamo trasportati da una forza positiva, potente, ma amica, che cio permette di raggiungere traguardi inaspettati e di ampliare la nostra coscienza e conoscenza.
In questo autentico stato di grazia, ci sentiamo più che vivi.
Siamo felici, stiamo perfettamente bene. Insomma, siamo in estasi.
La soddisfazione e il piacere che proviamo derivano dall’azione stessa che compiamo, non da aspettative, risultati o retropensieri.
Infine, in questo stato di flow otteniamo i nostri migliori risultati di sempre.
Si può trattare di:
una performance fisica eccezionale (in questo caso si parla specificatamente di trance agonistica),
di uno scritto superbo,
di un discorso che stupisce tutti.
Il Flow quindi può essere sperimentato in diverse aree della vita.
Anzi: per vivere una vita piena, felice e per soddisfare il proprio bisogno di autorealizzazione, si dovrebbe mirare a sperimentarlo in più aree possibili.
Bella Andre’! Mi piace 'sto flow?
Ma dimmi un po', da che spacciatore devo andare per raggiungere questo stato di estasi? Me ne puoi suggerire uno che c'ha la robba buona?!
Mmm, no...
Non hai bisogno di nessuna pasticchetta, erbetta, o funghetto per provare lo stato di flow nella tua vita.
Lo stato di flusso però ha 6 caratteristiche ben precise e 3 sono i requisiti necessari per raggiungerlo.
Sarà proprio di questo che parleremo nel resto dell'articolo, così che tu possa sperimentare quanto prima la tua... estasi ;-)
Le 6 caratteristiche dello Stato di Flow
Quando si parla di Stato di Flow c'è molta confusione in giro.
C'è chi confonde questo stato mentale ben specifico, con la semplice concentrazione e chi addirittura con la meditazione.
In realtà, come accennato, lo Stato di Flow ha delle caratteristiche ben precise: conoscerle ti aiuterà a sperimentarlo quanto prima (e quanto più spesso).
Vediamole.
1. Unione tra azione e coscienza
L’azione che compiamo in Stato di Flow è:
naturale,
fluida,
autentica,
istintiva.
Non c’è sforzo. Non c’è programmazione. La nostra coscienza diventa un tutt’uno con quello che facciamo. Siamo pura azione.
2. Assenza totale di distrazioni
Quando cerchiamo di concentrarci, dobbiamo sforzarci attivamente di eliminare le distrazioni.
Al contrario, quando entriamo nello Stato di Flow siamo talmente assorbiti da ignorare semplicemente qualsiasi distrazione.
La differenza è sottile, ma sostanziale.
3. Calmo controllo
Nello Stato di Flusso non c’è traccia di preoccupazioni o ansie.
Non abbiamo paura di sbagliare e di fare brutta figura. Stiamo bene, siamo calmi e sicuri di noi stessi.
Questo avviene perché la mente, totalmente rapita nel momento presente, placa il continuo chiacchiericcio interiore che ci accompagna abitualmente: smettiamo di pensare e ci limitiamo ad essere e fare.
4. Assenza di giudizio e perdita della coscienza di sé
Quando entriamo nello stato mentale scoperto dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi a cessare sono in particolare modo i nostri pensieri impauriti e pieni di giudizi e critiche.
Pervasi da questo silenzio mentale perdiamo coscienza di noi stessi.
No, non preoccuparti, niente svenimenti!
Nello Stato di Flow sarai più presente che mai: semplicemente sarai immerso anima e corpo nell'azione e per qualche minuto ti dimenticherai del film di fantasia in cui ti tiene costantemente ingabbiato la tua mente.
5. Destrutturazione del tempo
In realtà quando entriamo nel flusso non sappiamo esattamente quanto duri questa esperienza.
Questo è infatti uno dei segnali più tipici e per certi versi curiosi del Flow: percepiamo il tempo in maniera alterata; a seconda dell’azione, i minuti sembrano passare più lenti o più veloci, ma sempre in maniera positiva e piacevole.
6. Esperienza autotelica
Il piacere che proviamo nel fare quello che ci ha assorbito è puro, indipendente da ricompense, premi e riconoscimenti ulteriori.
Abbiamo compiuto quell’azione spinti da una nostra volontà profonda, non mossi dal senso del dovere né da aspettative future. Ecco perché il Flow è uno dei modi più efficaci per coltivare la nostra felicità (trovi gli altri 5 modi confermati dalla scienza in questo articolo).
Queste, quindi, sono le principali caratteristiche dello Stato di Flusso.
Non male, vero? Scommetto che ti starai chiedendo come caspiterina possiamo raggiungere questo stato di estasi nelle nostre giornate.
Beh, non esistono formule magiche o trucchetti usa e getta per raggiungere lo Stato di Flow.
Anzi, lo stato di perenne disattenzione in cui siamo stati ridotti dalla "Dittatura dello Smartphone" ci rende quasi impossibile sperimentare questo peculiare stato psicologico (pensa solo a quante volte ti sei distratto leggendo questo articolo di poco più di 1.000 parole... sempre che tu sia arrivato fin qui!)
Ma non tutte le speranze sono perse.
Possiamo infatti ricreare nelle nostre giornate quello che è il terreno più fertile per far fiorire questo stato mentale. Per farlo però dobbiamo rispettare questi 3 requisiti...
I 3 requisiti del Stato di Flusso
A) Obiettivi chiari
Non mi stancherò mai di ripeterlo: impara a darti obiettivi rilevanti, specifici e ambiziosi.
Possiamo trovare il Flow solo facendo qualcosa che ci interessa, ci è chiaro e ci sfida.
...e quest'ultima caratteristica dei nostri obiettivi è particolarmente importante, infatti il secondo requisito per creare il terreno fertile per lo Stato di Flusso è...
B) Equilibrio tra le difficoltà da affrontare e le nostre competenze individuali
Attività semplici che non mettono alla prova le nostre competenze ci portano a provare apatia.
Nell'affrontare attività troppo semplici, ci sentiamo infatti rilassati, ma anche annoiati.
D’altra parte, se non abbiamo le competenze necessarie per completare determinate azioni ci sentiamo stressati.
Solo trovando il giusto equilibrio tra difficoltà e senso di maestria possiamo aspirare ad entrare nello Stato di Flow.
Questo specifico aspetto è spiegato egregiamente nella presentazione TED del Prof. Csikszentmihalyi:
C) Feedback immediati e certi
Che siano interni, ovvero emozioni o segnali del corpo, oppure esterni, i feedback sono messaggi che ci danno indicazioni su come stiamo lavorando al nostro obiettivo e funzionano come rinforzi positivi.
Le attività che ci portano nello Stato di Flow tendono a darci feedback immediati e certi.
Insomma, più agiamo, più ci sentiamo bene, appagati e competenti.
Questi sono i 3 requisiti fondamentali per entrare nello Stato di Flusso.
Conoscerli ti aiuterà a coltivarli. A tal proposito...
Conclusioni e una sfida per te...
Mi auguro che questo articolo dedicato allo Stato di Flow ti abbia stimolato ad approfondire ulteriormente questo argomento, ma soprattutto mi auguro che inizierai a ricercare lo Stato di Flusso nelle tue giornate.
Ecco dunque la sfida che ti lancio (anzi due sfide!):
Qual è un hobby, uno sport o un'attività che in passato ti ha fatto sperimentare lo Stato di Flusso così come te l'ho descritto? Se l'hai individuata, pensa a come dedicargli più tempo questa settimana.
Come puoi modificare il modo in cui lavori o studi per trasformare i tuoi impegni in occasioni per entrare quanto più spesso nello Stato di Flow? (suggerimento: ripensa ai 3 requisiti necessari per entrare nel Flusso!).
Ti auguro una settimana di estasi ;-)
Andrea Giuliodori.
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[post_content] => Come da tradizione ormai, l'ultimo articolo di dicembre di EfficaceMente lo voglio dedicare anche quest'anno ai 10 libri che più ho amato negli ultimi 12 mesi.
Da sempre i libri mi hanno fatto da mentorie molti degli obiettivi che ho realizzato negli ultimi 36 anni li devo proprio ad un'idea, ad un metodo o ad una storia, letti tra le centinaia di libri di crescita personale, filosofia, neuroscienze o letteratura che mi hanno accompagnato finora.
In questo articolo ho raccolto i 10 libri che più ho amato nel 2019. Mi auguro siano di ispirazione anche a te...
I 10 libri che più ho amato nel 2019
Alcuni punti da considerare prima di presentarti la miatop tendi libri del 2019:
Per ogni testo ti ho messo una breve descrizione e alcune mie osservazioni sul perché dovresti leggerlo.
È mia abitudine leggere libri in lingua originale (in inglese). Per i libri di cui è disponibile una traduzione ti ho comunque messo il link al testo italiano. Non mi prendo però la responsabilità sulla qualità di queste traduzioni :-D (ad eccezione di uno, poi capirai perché).
La lista ha un ordine meramente "cronologico": leggo in media52 libri all’anno(uno a settimana), quelli che ho scelto per te sono quelli che nel corso dell'anno mi hanno colpito maggiormente e mi sento di consigliare alle centinaia di migliaia di Efficaci :)
Se sei curioso di vedere le altre liste di libri che ho proposto negli anni, eccole:
Ho letto questo libro, scritto dal filosofo anglo-svizzero Alain De Botton ad inizi febbraio, nel periodo di convalescenza post-operazione.
In realtà, dopo averlo ricevuto in dono, ne avevo procrastinato la lettura per diversi mesi.
Beh, non mi sono pentito di averlo preso finalmente tra le mani.
Si tratta di un testo che mescola sapientemente fiction e saggistica.
L'autore infatti prende spunto dalla storia di amore tra Rabih e Kirsten, architetto e funzionaria comunale di Edimburgo.
Nei diversi capitoli vengono raccontate le fasi attraverso cui il loro amore sboccia ed evolve: dall'innamoramento, ai tradimenti, dalla nascita dei figli alle crisi lavorative.
Ma al termine di ogni capitolo, De Botton fornisce indicazioni per comprendere le naturali fasi di una relazione amorosa e spunti pratici per imparare a coltivare e a proteggere quanto di prezioso può nascere tra due persone.
Consigliato a chiunque comprenda l'importanza dell'amore nella propria vita e voglia investire per migliorare la qualità del proprio rapporto.
Il Professor Cal Newport è da sempre uno dei miei saggisti preferiti.
Nel suo ultimo best-seller affronta il tema delle dipendenze digitali.
Nel 2007 infatti, con l'arrivo dei primi smartphone e la diffusione di massa di Internet e delle app digitali, le nostre abitudini sociali, lavorative e personali sono state completamente stravolte (e non sempre in meglio).
Newport propone un approccio innovativo ribattezzato appunto minimalismo digitale.
Ma cos'è il minimalismo digitale? Si tratta dell'ennesimo "detox digitale" che falliremo dopo pochi giorni? È forse un movimento neo-luddista?
No, nulla di tutto ciò. Secondo le parole dell'autore, il minimalismo digitale è...
“Una filosofia di utilizzo della tecnologia che prevede la scelta accurata di un numero ristretto di attività digitali (app, siti, servizi online) che siano in linea con i nostri valori e l’eliminazione volontaria di tutto il resto.”
Come anticipato, c'è un solo testo di cui posso garantirti la qualità della traduzione e questo è proprio il libro di Newport.
"Minimalismo Digitale" infatti è stato il primo libro che ho selezionato per la collana "Ottantaventi" della ROI edizioni, che ho il piacere di curare proprio dal 2019.
Nel 2020 cercheremo di portare in Italia altri libri molto belli che vorrei condividere con tutti gli Efficaci :)
Ps. se sei interessato ad una recensione più approfondita di questo libro, la trovi qui.
La meditazione è ormai una costante nella mia vita da più di 10 anni.
Ho letto numerosi testi a riguardo e frequentato corsi di perfezionamento con meditatori esperti di diverse scuole.
...eppure, quando mi consigliano un nuovo libro su questo argomento, non resisto!
La mente illuminata mi è stato consigliato da uno dei nostri contributor, Severino Cirillo, ed è in breve tempo diventato il mio manuale di meditazione di riferimento.
Mai avevo letto un libro tanto dettagliato sulla meditazione e numerosi consigli mi hanno aiutato a portare la mia pratica ad un nuovo livello.
Mi sento di consigliarlo a chiunque?
Uhm... Ni.
Sicuramente è adatto per chi già conosce e pratica la meditazione, per i principianti, o comunque per chi non ha mai meditato, consiglierei invece di partire da questo articolo di EfficaceMente e dalle relative risorse consigliate al termine.
Parlare di sonno, dopo aver parlato di meditazione, potrebbe strappare un sorriso a quei lettori che hanno provato la pratica meditativa e si sono addormentati dopo 5 minuti!
Battute a parte, il libro del ricercatore Matthew Walker è stato davvero una rivelazione.
...e non è un caso che anche Bill Gates, noto divoratore di libri, lo abbia inserito tra i suoi libri consigliati per le festività natalizie.
Per quanto mi riguarda, ho sempre avuto un rapporto problematico con il sonno, fin dall'adolescenza.
Nulla di grave eh, diciamo però che gli strumenti e le strategie per migliorare il sonno mi hanno sempre incuriosito.
Ecco perché non ho esitato a leggere questo libro appena l'ho scoperto tra i best-seller del New York Times.
...e non mi ha deluso.
Walker, oltre a fornire molti approfondimenti sul sonno derivanti dai suoi studi (è uno dei massimi esperti al mondo sull'argomento), riesce davvero a farti apprezzare l'importanza di questa nostra funzione vitale e sono certo che la sua battaglia per aumentare la qualità del sonno nel mondo occidentale porterà immensi benefici a milioni di persone.
Mettiamola così, se un anno fa qualcuno mi avesse detto che questo libro, dalla copertina improbabile e dalla sinossi fuffosa, sarebbe entrato di diritto nella top ten ufficiale del 2019 dei libri suggeriti da EfficaceMente... non gli avrei creduto.
Eppure, il libro de "I quattro accordi" di Miguel Ruiz, mi è piaciuto davvero un sacco.
Naturalmente non ti devi aspettare un manuale di sviluppo personale con istruzioni pratiche e dettagliate.
Si tratta di un libro inaspettato: mixa infatti un approccio analitico allo studio della mente, tipico di chi ha una formazione medico-scientifica (Ruiz era un medico chirurgo), a passaggi decisamente più mistici, ispirati all’antica saggezza dei Toltechi, popolazione mesoamericana dell’epoca precolombiana che dominò gran parte del Messico centrale tra il X ed il XII secolo.
Se vuoi farti un'idea prima di prenderlo, ti consiglio di leggerti questo articolo di approfondimento pubblicato qui su EfficaceMente qualche mese fa: "Essere liberi: i 4 principi della libertà personale".
Passiamo ad un libro di tutt'altro genere, un libro di business e per chi fa business: Traction di Gino Wickman.
EfficaceMente è nato come un semplice blog, nell'ormai lontano 2008, e per diversi anni l'ho gestito da solo, come hobby, mentre lavoravo a tempo pieno (molto pieno) come Manager per una Società di Consulenza di Direzione, a Milano.
Nel 2015 ho deciso di lasciare il lavoro da dipendente e trasformare questa mia passione in una vera e propria attività.
Mi sono trasferito a Londra, ho iniziato a collaborare in remoto con un team internazionale di professionisti e mi sono dedicato al 100% ad EfficaceMente.
Il progetto ha continuato a crescere, motivo per cui, per il 2020, ho deciso di passare al livello successivo: aprire i primi uffici fisici londinesi e creare un team locale di collaboratori a tempo pieno.
Riuscire in questa nuova impresa significherà reinventarmi nuovamente e come ho sempre fatto in questi casi, mi sono buttato a capofitto nella formazione.
Tra i tanti testi di business letti in questi ultimi mesi, Traction è stato in assoluto uno dei più interessanti e utili.
Al suo interno infatti l'autore spiega il concetto di EOS, ovvero Entrepreneurial Operating System, un modello di gestione aziendale estremamente efficace.
Se sei un libero professionista che deve gestire un team di collaboratori o un piccolo/medio imprenditore, te lo consiglio caldamente ;-)
Avevo spesso sentito parlare di Murakami, famoso scrittore giapponese, ma ammetto di non aver letto mai nulla di questo autore fino a qualche mese fa.
Durante una pigra domenica a casa ho infatti preso in mano il libro "L'arte di correre", libricino che avevamo già nella nostra libreria da qualche tempo, e sono subito stato catturato dallo stile di scrittura e dalle atmosfere create da Murakami.
Tra l'altro, se ho ben capito, questo libro è un po' diverso da tutti gli altri scritti dall'autore nipponico: si tratta infatti di un saggio, di una collezione di diari tenuti dall'autore sulla sua passione per la corsa.
Ma nonostante questo, si coglie subito uno stile ben preciso: leggere Murakami è un po' come ascoltare un bell'album di jazz nella lounge di un elegante albergo.
Mi sono già ripromesso di leggere anche gli altri libri più famosi dell'autore giapponese.
Se li hai già letti, quale mi consigli di leggere per primo?
Fammelo sapere nei commenti, te ne sarei davvero grato.
Ma passiamo al prossimo libro della mia top ten del 2019.
Steven Pressfield è un noto sceneggiatore hollywoodiano.
Se hai amato il film "La leggenda di Bagger Vance", interpretato da Will Smith e Matt Damon, beh, la storia è stata ideata proprio dal nostro amico Pressfield.
Eppure, il successo di pubblico l'autore americano lo ha raggiunto soprattutto grazie ad una serie di brevi saggi dedicati all'intenso lavoro di scrittore, creativo e in generale professionista.
In questo testo Pressfield parla degli ostacoli che ogni professionista incontra durante la realizzazione dei propri obiettivi più ambiziosi, nello specifico ogni creativo, prima o poi, dovrà fare i conti con la "Resistenza", una sorta di dea malefica che ostacola continuamente i nostri progressi e ci porta inevitabilmente a procrastinare.
Nel saggio Pressfield spiega come affrontare le trappole della "Resistenza" e quale atteggiamento mentale dobbiamo sviluppare per diventare dei veri professionisti.
Super-consigliato!
Ps. Non me la sono sentito di linkarti la versione italiana: quest'ultima esiste, ma sembra tradotta con Google Translate ed è piena di refusi. Se te la cavi con l'inglese, leggiti assolutamente la versione originale.
È considerata una delle serie tv di maggiore successo di tutti i tempi.
Beh, tra gli autori di questa produzione televisiva vi è un certo... David Benioff.
Adesso, mettendo da parte le ultime disastrose stagioni di "Game of Thrones", è indubbio che Benioff sia un genio creativo e sappia un paio di cosine su come si costruisce una storia in grado di tenere incollati milioni e milioni di persone ad uno schermo.
Quello che molti non sanno però è che qualche anno fa l'autore di origini russe, naturalizzato americano, ha scritto anche un romanzo ambientato durante l'assedio di Leningrado da parte dei Nazisti, nella seconda guerra mondiale.
Personalmente non amo molto i romanzi storici, ma "La città dei ladri" è davvero un bel libro e se vuoi alternare una storia potente ai tanti saggi di miglioramento personale che ti ho consigliato negli anni, il testo di Benioff non ti deluderà :)
Ps. verso la fine rischierai di piangere, te lo anticipo: è infatti inevitabile affezionarsi ai personaggi creati da Benioff.
Voglio concludere questa carrellata di libri con un consiglio un po' diverso dal solito.
Come scritto all'inizio di questo articolo, la lettura è stata una delle abitudini chiave che mi hanno cambiato la vita, ma leggere non basta.
Un libro può essere uno straordinario punto di partenza, ma se vogliamo davvero cambiare i nostri atteggiamenti mentali, le nostre abitudini, i nostri modi di fare, dobbiamo imparare a scrivere, giorno dopo giorno, il "libro della nostra vita".
Ecco... il 2021 è alle porte, questo significa che davanti a noi abbiamo 365 nuove pagine bianche: pagine che possiamo riempire di pensieri e azioni che vadano finalmente nella giusta direzione.
Per farlo, però, dobbiamo rinnovare ogni mattina la volontà di rendere la nostra vita straordinaria.
Per questo motivo, a partire dal 2015, ho deciso di accompagnare, ogni singolo giorno dell'anno, un numero selezionato di lettori di EfficaceMente, in un (per)corso annuale verso la realizzazione dei loro obiettivi più ambiziosi (la laurea, il cambio lavoro, la perdita di peso, etc.).
Se hai seguito EfficaceMente in queste ultime settimane, ne avrai sicuramente sentito parlare.
Centinaia di lettori di EfficaceMente hanno già confermato la loro iscrizione per partecipare all'edizione 2021, la migliore edizione di sempre (una community riservata, un’app digitale).
Le iscrizioni al corso annuale avanzato sono ora ufficialmente aperte è potrai iscriverti fino a Giovedì 31 Dicembre!
Se vuoi sapere di più sulla nuova edizione 2021 e dare una “sbirciatina” almetodo 365 clicca sul bottone arancio qui sotto e inizia scrivere la storia più bella e importante di tutte... quella della tua vita!
Ne approfitto per augurarti un anno pieno di letture e successi.
Andrea Giuliodori.
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Come ogni anno, l'ultimo articolo del 2020 di EfficaceMente lo voglio dedicare alle mie migliori letture dei 12 mesi precedenti.
Cercando una foto per l'articolo ho trovato questa, che penso rappresenti egregiamente cosa abbia significato per me leggere in questo "strano" 2020.
Ogni volta che mi sono ritagliato del tempo per leggere, negli ultimi mesi, ho infatti sentito un sottile senso di colpa.
Come il ragazzo in foto, mi sembrava di sfogliare egoisticamente le pagine di un libro sorseggiando una bevanda calda, mentre ero sull'orlo di un precipizio, con il mondo attorno a me che finiva in frantumi per via della pandemia.
Riflettendoci bene, però, sono giunto alla conclusione che sono state proprio le letture che ho affrontato in questi mesi (e negli ultimi due decenni) a permettere che il mio mondo non crollasse come un castello di carte di fronte ad un evento sanitario, economico e sociale di così vasta portata.
Sono stati infatti i libri e i corsi su cui ho investito negli ultimi vent'anni a spingermi a costruire un'attività e uno stile di vita antifragili.
Mi auguro dunque che le letture che ho condiviso in passato e che continuerò a condividere con te possano aiutarti, oggi più che mai, ad intraprendere il tuo percorso di crescita personale.
Vediamo allora i 10 migliori libri che ho letto in questo 2020.
La top 10 dei migliori libri che ho letto negli ultimi 12 mesi
Prima di andare alla mia lista di libri preferiti, alcune precisazioni per permetterti di sfruttare al meglio questo articolo:
La lista non ha nessun particolare ordine, anche se devo ammettere che verso la fine ho messo 1-2 chicche che forse ho amato ancor di più ? In generale in questa lista troverai solo il meglio delle mie letture del 2020. Quest'anno infatti ho letto anche delle ciofeche letterarie, che però ti risparmierò e che io stesso ho imparato a metter da parte già dopo qualche decina di pagine (sfida non banale per noi perfezionisti!)
La stragrande maggioranza dei libri che leggo sono in inglese, lingua che ti consiglio caldamente di imparare, soprattutto ora che lo smart-working è stato sdoganato e puoi letteralmente lavorare per qualsiasi azienda al mondo anche da una baita in mezzo ai monti (con una buona connessione). Laddove è già disponibile un'edizione italiana del testo ti ho comunque messo il link a questa ?
Qui sotto trovi tutte le liste di libri che ho proposto negli anni (ne hai per almeno un decennio!):
Mi prenderai per matto, ma nonostante gli interminabili lockdown di questo 2020, ad un certo punto ho sentito l'esigenza di immergermi completamente in una lettura che mi trasportasse lontano, in un posto remoto ed isolato.
Mi sono quindi ritrovato tra le mani questo libro di Marco Buttu, Ingegnere Elettronico e ricercatore italiano, che per un anno intero (di cui 9 mesi di totale isolamento), ha vissuto insieme a 12 altri compagni nella base Italo-Francese di Concordia, sull'altopiano antartico, il luogo più estremo al mondo.
Nel libro viene raccontata questa esperienza unica, le difficoltà, i rischi, i risvolti emotivi e psicologici e anche le ricadute scientifiche.
L'edizione cartacea, molto ben curata, è anche accompagnata da foto originali scattate dallo stesso Buttu, foto di una bellezza glaciale!
Quando suggerisco ai miei lettori di smettere di guardare i TG, mi viene spesso rinfacciato che è nostro dovere essere dei cittadini informati.
La verità però è che giornali e telegiornali in nessun modo ci aiutano a comprendere dove stiamo andando: si tratta di mero intrattenimento, con una pennellata di serietà.
Al contrario, libri come quelli di Ridley ci fanno davvero capire quali sono i trend che stanno plasmando la nostra società.
Comprenderli può aiutarci ad anticipare questi tsunami e a volte anche a cavalcarli a nostro vantaggio.
Una nuova cosa che ho imparato a fare in questo 2020 è stata rileggere un libro.
Non lo avevo mai fatto in passato, considerandola un'inutile perdita di tempo.
Ultimamente, però, ho iniziato a realizzare come aggiungere nuove informazioni non sempre sia la risposta giusta ai nostri bisogni.
A volte, tornare sui testi fondamentali e rispolverare i principi chiave è tutto ciò che ci serve davvero.
Nel mio caso, l'uscita dell'edizione italiana di "Deep Work" all'interno della collana Ottantaventi che curo per la ROI Edizioni, è stata l'occasione per rileggere quello che considero il testo più riuscito di Cal Newport.
Se stai cercando un libro che ti ispiri a raggiungere l'eccellenza nel tuo lavoro e ad allenare livelli di concentrazione ormai perduti a causa delle distrazioni digitali, "Deep Work" è il testo che fa per te.
Se c'è una lezione che ho appreso nel percorso che mi ha portato a raggiungere la "posizione del fottiti" a 30 anni è che quello finanziario è, per buona parte, un gioco mentale.
Studiare, comprendere e applicare le regole psicologiche legate al denaro è dunque essenziale per dominare questa sfera della nostra vita.
"The Psychology Of Money" di Morgan Housel è sicuramente uno dei testi più interessanti a riguardo.
Al suo interno troverai un mix bilanciato tra indicazioni basate su solidi studi economici e dritte basate sull'esperienza concreta dell'autore.
Insomma, se vuoi migliorare la tua condizione finanziaria, imparare a risparmiare efficacemente e a far fruttare questi tuoi sudati risparmi, questo libro è un ottimo punto di partenza!
Volenti o nolenti gli Stati Uniti sono (ancora) il paese economicamente e militarmente più potente al mondo.
Quello che succede in America, quindi, riguarda tutti noi.
Incuriosito da un mio contatto che aveva condiviso il libro su LinkedIn, qualche mese fa ho dunque deciso di iniziare la lettura di "Questa è l'America" del giornalista Francesco Costa.
Neanche fosse un thriller, il libro mi ha tenuto incollato pagina dopo pagina: è scritto davvero bene, ma soprattutto ti aiuta ad avere una visione molto più attuale e concreta di quello che sta realmente succedendo negli Stati Uniti negli ultimi anni.
Considerato che certi trend anticipano di qualche anno quanto poi accade in Europa e in Italia (nel bene e nel male), la lettura è quanto mai interessante.
Non ti aspettare un romanzo impegnato o un autore premio Nobel. Il genere è quello fantascientifico e potremmo considerare l'autore un autore "commerciale".
Tutte le sere, però, prima di addormentarmi, mi piace leggere una storia che mi assorba completamente e il libro di Crouch è stato sicuramente uno di quei libri che gli inglesi chiamano "page-turner" (volta-pagina).
Tra l'altro l'idea di concludere la giornata con un piccolo "vizio", un qualcosa che mi faccia star bene, è uno stratagemma che uso da anni con grande soddisfazione e che mi aiuta ad essere più produttivo e concentrato durante il resto del giorno.
Mi auguro quindi che questo romanzo di fantascienza, o qualsiasi altro romanzo che sceglierai ti regali questa bella sensazione serale.
Nelle liste precedenti, trovi altri ottimi page-turner.
Un altro genere che non può mancare tra le mie letture annuali è sicuramente quello biografico / autobiografico.
Quest'anno ho lette tre biografie e ben due di queste sono finite nella mia top 10.
La prima che ti consiglio è la biografia di Jim Simons, nome che probabilmente dirà poco ai più, ma che è ben noto nell'ambiente finanziario.
Simons infatti è stato il capostipite dei "Quantitative Traders", anche noti come "Quants", ovvero esperti di fisica, matematica, informatica e statistica, che hanno applicato le proprie conoscenze scientifiche per creare algoritmi in grado di generare profitti inimmaginabili sui mercati finanziari.
Aspetti speculativi a parte, quello che mi ha affascinato di questo libro è la ricchezza delle esperienze di vita del matematico e miliardario americano.
Il libro su Simons, più che una biografia, a tratti sembra quasi una spy story!
Esistono decine di biografie su Sergio Marchionne, il defunto CEO della FIAT, ma quella del giornalista Ebhardt è in assoluto la più appassionante.
Al di là delle considerazioni economiche, sociali e umane sul personaggio Marchionne (uno degli uomini più amati e odiati in Italia nell'ultimo decennio), quello che emerge da questa biografia è la sua totale dedizione.
Ecco, io l'ho trovata ispirante.
Non perché la voglia imitare, tutt'altro! Come si intuisce anche nel libro è probabile che l'ossessione per il lavoro sia stata anche la causa della morte del manager italo-canadese (anche se naturalmente questo non ci sarà mai dato sapere).
Quello che però è riuscito a realizzare lavorativamente quest'uomo e il suo team in pochi anni, va oltre l'umana comprensione e ti fa riflettere sulle mete che potremmo raggiungere se solo ci grattassimo la uallera un pochettino meno.
E lo ripeto per la seconda volta... non sono nella posizione di dare giudizi sull'operato di Marchionne come manager della FIAT (e onestamente non mi interessa).
Sta a noi scegliere come e dove investire il nostro potenziale umano, ma non farlo è uno spreco imperdonabile.
La biografia di Marchionne è un invito a dare il massimo e allo stesso tempo è un monito a non perdere di vista ciò che va oltre la sfera professionale.
Ammetto di non essere particolarmente bravo nel seguire le mode: a volte ho avuto la fortuna di anticipare certi trend, altre sono arrivato terribilmente in ritardo.
Per quanto riguarda Nassim Nicholas Taleb, sono sicuramente un fan ritardatario!
Gli anni che hanno seguito la grande crisi finanziaria del 2008 sono stati infatti gli anni di massima esposizione mediatica dell'autore greco-libanese.
All'epoca naturalmente avevo sentito parlare dei suoi bestseller "Il Cigno Nero" e "Antifragile", senza però mai approfondirli.
Nel 2018 avevo anche assistito ad un evento dal vivo in cui Taleb era l'ospite d'onore, ma anche in quell'occasione non ne ero stato particolarmente colpito (diciamo che il public speaking non è esattamente il punto forte di Taleb).
Fatto sta che nella prima parte del 2020 mi sono finalmente deciso a leggere la copia autografata di "Antifragile" che avevo ottenuto in quel convegno e ne sono rimasto affascinato.
Sferzante, originale, erudito, mai banale, Taleb ti cattura con la forza delle sue idee e ti apre un mondo troppo spesso ignorato (o del tutto frainteso) dagli autori mainstream.
Come detto, questa mia lista dei migliori libri del 2020 non ha nessun particolare ordine, ma "Breath", di James Nestor, è stato sicuramente il libro rivelazione dell'anno per me.
Sarà che sono sempre stato affascinato dalla semplicità e dal potere del respiro.
Sarà che quest'anno, per via del COVID-19, il respiro ha assunto un'importanza direi vitale.
Sarà che adoro scoprire in anteprima libri che poi "esplodono" (quando lo lessi il libro aveva appena 12 recensioni su Amazon US, ora ne ha raggiunte più di 5.000 con una media del 4.7)
Fatto sta che il mix di storytelling, esperienze personali dell'autore e approfondimenti scientifici e storici sul respiro e le tecniche di respirazione ti catturano dalla prima all'ultima pagina, ma soprattutto ti lasciano qualcosa di concreto su cui lavorare per migliorare davvero la qualità della tua vita.
Mi auguro davvero che arrivi presto anche l'edizione italiana!
Prima di salutarti, un consiglio diverso dal solito...
Come avrai notato, qui su EfficaceMente sono rarissime le recensioni dettagliate di libri e anche le brevi descrizioni che ti ho riportato in questo articolo, più che essere una sbrodolata dei concetti chiave di questi testi, riportano dietro le quinte, impressioni e quella che è stata la mia "storia" con un determinato libro.
In generale aborro quei servizi che promettono di trasmetterti il succo di un libro in 5 bullet point.
Un libro va vissuto, le sue lezioni devono essere elaborate e integrate nella propria vita per essere davvero trasformate in conoscenza personale (e condivisa).
Questo almeno è stato il mio approccio alla lettura negli ultimi venti anni.
Ecco allora un consiglio diverso da quello a cui ho abituato i lettori del blog in passato:
Nel 2021, leggi meno (ma meglio).
Da sempre vi ho invitati a leggere di più.
Ecco, in un Paese in cui meno di un cittadino su due legge almeno un libro all'anno, leggere di più rimane un consiglio valido.
Se però nel corso degli anni hai finalmente fatto tua l'abitudine della lettura, quasi trasformandola in una gara con te stesso per leggere sempre più libri, per il nuovo anno cerca di leggere meno, ma con maggiore consapevolezza.
Leggi meno (ma meglio)
Scegli i migliori libri (queste liste vogliono aiutarti proprio in questo).
Scarta senza pietà i testi che non riescono a catturarti dopo 30-40 pagine.
Leggi intenzionalmente, ritagliandoti ogni giorno il tempo per la lettura (se non lo trovi, controlla quanto ne passi sul tuo smartphone...)
Ma soprattutto, nel caso di saggi, cerca di trasformare le semplici nozioni in reale conoscenza.
Questo significa tradurre i concetti di un libro in azioni, abitudini e sistemi che contribuiscano concretamente a migliorarti la vita.
Ecco, questo è quello che ho cercato di fare negli anni con gli articoli di EfficaceMente, ma soprattutto con il (per)corso annuale 365 - Un anno epico.
Le 365 sfide quotidiane che propongo al gruppo selezionato di corsisti ammessi ogni anno, rappresentano uno dei 5 pilastri del metodo 365 e sono il frutto di due decenni di letture, approfondimenti scientifici ed esperimenti personali.
Credo infatti fermamente nella pratica, dal greco praktikḗ, che significa appunto scienza del fare, in contrapposizione alla scienza teorica.
Ogni singola sfida, che condivido a partire dalle 5 del mattino con i corsisti di 365 ogni singolo giorno del nuovo anno, nasce da un concetto o un'intuizione che ho appreso nei miei 20 anni di crescita personale e che ho tradotto in un'azione pratica (una sfida appunto) che i partecipanti sono invitati a portare a termine entro la sera del giorno stesso.
Se anche tu hai l'impressione di sapere cosa dovresti fare in teoria, ma di riuscire raramente a tradurre questa conoscenza nozionistica da libri di self-help in risultati concreti nella tua vita, 365 è lo strumento che ti accompagnerà a vivere un 2021 davvero epico.
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Ci leggiamo con un ultimo contenuto per il 2020 con gli iscritti alla newsletter gratuita di EfficaceMente. Per tutti gli altri, buone feste (sì, anche quest'anno), ma soprattutto buon 2021 di rivincita!
Ti è mai capitato di perdere la cognizione del tempo facendo qualcosa di impegnativo e appassionante allo stesso tempo? Allora significa che hai già sperimentato il cosiddetto Stato di Flow (o Stato di Flusso). In questo articolo scopriremo di cosa si tratta e quali sono i requisiti per rivivere quell'esperienza a comando.
Come da tradizione ormai, l'ultimo articolo di dicembre di EfficaceMente lo voglio dedicare anche quest'anno ai 10 libri che più ho amato negli ultimi 12 mesi.
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