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Conquistare la fiducia degli altri è essenziale per il tuo percorso di crescita personale. Esiste solo un modo per farlo: accrescere continuamente il tuo conto corrente della fiducia.

fiducia

“La fiducia è come una gomma per cancellare: si consuma ad ogni errore.”

Anonimo.

Parlo troppo poco di relazioni qui su EfficaceMente: l’ultimo post di rilievo sull’argomento risale addirittura al novembre del 2008. La verità è che un percorso di crescita personale che si rispetti, più che ad uno sprint solitario, assomiglia ad una staffetta. Certo, dobbiamo allenarci costantemente come individui: da qui l’importanza di studiare ed applicare quelle strategie efficaci in grado di migliorare le nostre prestazioni personali. Ma non riusciremo mai a vincere una staffetta da soli.

Per raggiungere i nostri traguardi più ambiziosi avremo sempre bisogno di compagni di squadra di cui fidarci e che si fidino di noi.

Il successo è dunque il frutto di uno sforzo corale e la fiducia è il collante che tiene unite le grandi squadre.

‘miii André, vedo che sei partito sparando supercazzole come se non ci fosse un domani! Senti, non è che mi ti stai ingurendo un pochino?! Scendi un paio di gradini e fammi capire concretamente che me ne faccio di un articolo sulla “fiducia”.

La fiducia è l’ingrediente essenziale di qualsiasi relazione umana: in amore, in amicizia, nel lavoro, nel business; se non possiamo fidarci degli altri (e se gli altri non possono fidarsi di noi) l’intero castello di carte crolla. Lo so, a sentir i telegiornali il secondo nome dell’Italia potrebbe essere “Inculolandia”, ma la verità è che anche in un paese di furbi come il nostro la fiducia è essenziale, anzi, proprio perché viviamo in un paese così, essere delle persone di cui potersi fidare è l’unico modo per distinguersi.

Ma come si costruiscono delle relazioni di fiducia? Come si fa a non tradire la fiducia degli altri? L’unica via è investire quotidianamente sul proprio conto corrente della fiducia.

Il conto corrente della fiducia

Ho scoperto per la prima volta il concetto di conto corrente della fiducia, o meglio di “emotional bank account“, una decina di anni fa leggendo il best-seller di Stephen R. Covey “Le 7 regole per avere successo“.

Cosa sia un c/c, ovvero un conto corrente, credo tu lo sappia: vai in banca, apri il tuo bel conto ed inizi a fare depositi, magari accreditando lo stipendio o altre tue entrate; quando poi hai bisogno di fare acquisti, prelevi una parte di quanto hai depositato, possibilmente evitando di ritrovarti al verde, o ancora peggio di andare in rosso!

Il conto corrente della fiducia non è poi tanto diverso dal tuo conto bancario: il saldo aumenta ogni volta che ti comporti in maniera gentile, rispettosa, amichevole, onesta e corretta con una persona e diminuisce ogni volta in cui fai dei “prelievi”, magari non rispettando una promessa fatta, arrivando in ritardo ad un appuntamento o continuando a chiedere senza mai dare. Se il tuo c/c della fiducia ha parecchi zeri, potrai permetterti un errore di tanto in tanto, ma se sei sempre al verde, o addirittura in rosso con quella data persona, ogni prelievo creerà una voragine sempre più profonda nel vostro rapporto.

Per conquistare la fiducia degli altri dobbiamo dunque fare continui depositi (anche piccoli) sul nostro c/c della fiducia. Per chi poi se lo stesse chiedendo, i cassieri della Banca della Fiducia sono molto scrupolosi e controllano ogni singola “banconota” che depositiamo: se ne trovano anche solo una falsa, chiudono il conto.

Ok André, ‘sta metafora del c/c della fiducia è caruccia, ma concretamente, ‘sti depositi, che cavolo sono?! No perché qui le tasche sono vuote, non mi venire a chiedere soldi!

3 azioni concrete per creare relazioni di fiducia

“La fiducia non si acquista con la forza, né la si ottiene con le sole parole. La fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti.”

Papa Giovanni Paolo II.

Tra le frasi sulla fiducia, quella di Papa Giovanni Paolo II è senza dubbio una delle mie preferite. Personalmente credo in una crescita personale fatta di strategie pratiche ed azioni concrete. Questo principio lo si applica a maggior ragione quando parliamo di fiducia: se vuoi che gli altri si fidino di te, non conta quello che pensi nei meandri della tua mente, quello che dici o quello che vorresti fare, conta soltanto quello che fai concretamente e come questo viene percepito dagli altri.

Ripeto, questo vale in amore, in amicizia, nel lavoro e nel business. Ecco allora 3 azioni pratiche per accrescere il c/c della fiducia con il partner, gli amici, i colleghi o i clienti:

  1. Parla chiaro. In termini comunicativi, sono molto diffusi due comportamenti estremi: da una parte c’è il nostro amico Luigino che ha paura di tutto e di tutti e non dice mai quel che pensa; dall’altra parte invece c’è Genny ‘a carogna, che se ne fotte e tratta a pesci in faccia qualsiasi interlocutore. Nessuno dei due atteggiamenti contribuisce ad instaurare un rapporto di fiducia. Luigino non è stimato, men che meno ascoltato. Genny, che ama usare la frase “io sono fatto così, dico quel che penso“, non ha ancora capito che c’è una bella differenza tra l’essere trasparenti e l’essere str**zi. Parlare chiaro ed in modo trasparente significa affermare il proprio punto di vista con disinvoltura, senza ansia e nel rispetto degli altri. Questa è quella che si definisce comunicazione assertiva ed è il primo pilastro su cui si fonda la fiducia tra interlocutori.
  2. Mantieni le promesse. Se di questo articolo dovessi ricordare una sola cosa, stampati a fuoco nella mente questa seconda azione: mantieni sempre le promesse che fai. Che si tratti di arrivare in orario ad un appuntamento, rispettare una scadenza o onorare un contratto, non c’è nulla che distrugga la fiducia più di una promessa non mantenuta. Fai dunque promesse solo se hai la certezza di poterle mantenere, fai promesse specifiche e rispettale nel 100% dei casi. Comportamenti paraculosi del tipo “ah, ma in realtà alla postilla 27 comma A c’è scritto che… bla bla bla“, magari ti servono in tribunale, ma distruggono la fiducia che gli altri ripongono in te. Quando fai una promessa, deve essere chiaro a tutti se l’hai mantenuta, oppure no: niente postille.

“Puoi ingannare tutti una volta, qualcuno tutte le volte, ma non ingannerai tutti, tutte le volte.”

A. Lincoln.

  1. Aggiusta le cose. Nonostante la tua buona volontà, commetterai sempre degli errori, stanne certo. Ammettere di aver sbagliato, senza tanti giri di parole o attacchi di “scusite”, è un primo passo, ma non basta. Chiedere scusa è facile, sono capaci tutti (o quasi), rimediare agli errori commessi è molto più difficile, richiede impegno ed azioni tangibili, ma è l’unico modo per riconquistare la fiducia tradita. Per riportare il saldo del c/c della fiducia ad un livello accettabile devi cercare di mettere le cose a posto (e farlo rapidamente). Questo significa niente tentativi di insabbiare le cavolate fatte e niente arrampicate sugli specchi. Quando qualcosa va storto, stare a misurare la percentuale di responsabilità come fosse una constatazione amichevole non ti servirà a nulla: se necessario, assumiti il 100% della responsabilità, metti da parte i dissapori e cerca di capire cosa puoi fare TU concretamente per ricostruire un rapporto di fiducia.

Parla chiaro, mantieni le promesse e cerca sempre di aggiustare le cose. Vivi ogni giorno rispettando questi 3 comandamenti e avrai un c/c della fiducia che farà invidia anche a Paperon de’ Paperoni. Non solo. Questo tipo di comportamenti sono utili a riconquistare anche un’altra forma di fiducia…

…la fiducia in sé stessi

Indovina un po’ qual è l’azione #1 che suggerisco in questo elenco dei 16 modi per aumentare la fiducia in sé stessi? Sounds familiar?! Ciò che serve per conquistare e mantenere la fiducia degli altri è esattamente ciò che devi fare per avere maggiore fiducia in te stesso.

Immagina di essere una specie di Jason Bourne con il suo bel conto cifrato in svizzera: il c/c segreto della fiducia in sé stessi. A questo conto hai accesso solo tu e i depositi ed i prelievi che fai incidono esclusivamente nel rapporto che hai con te stesso, la tua autostima. Se vuoi aumentare il saldo del tuo conto personale della fiducia devi:

  1. Imparare a parlarti in modo chiaro, facendo attenzione alle trappole del tuo dialogo interiore. A riguardo, ti consiglio di leggerti l’estratto gratuito di Autostima Passo Passo (APP) in cui spiego quali sono le 5 tipologie di dialogo interiore che stanno minando la tua autostima. Se sei iscritto alla newsletter, puoi scaricarlo utilizzando il link che trovi nell’email relativa a questo post, altrimenti lo puoi fare iscrivendoti a gratise attraverso il form della pagina di presentazione di APP: clicca qui.
  2. Mantenere sempre le promesse che fai a te stesso, e questo vale soprattutto per gli obiettivi, i buoni propositi o le #sfide90901 (Ps. come va? Se hai iniziato insieme a me, dovresti essere al 77° giorno, giusto?).
  3. Aggiustare le cose: scordati che vada sempre tutto come ti aspetti, che sarai super-disciplinato o che i tuoi parametri da perfettino siano rispettati ogni volta. Ci saranno giornate che andranno di cacca: si chiama vita, fattene una ragione. Quando accadrà, invece di concentrarti sul perché o sul percome, tipico del bambino frignone, trova un modo di ripartire, di mettere le cose a posto.

Leggendo questo post mi auguro tu abbia compreso quanto sia importante il ruolo della fiducia nel rapporto con gli altri e con te stesso. Le azioni per rafforzarla ogni giorno sono semplici, non facili, ma semplici. Questa settimana, prova a concentrarti sulla seconda azione che ti ho suggerito, la più importante a mio parere: mantieni tutte le promesse che farai agli altri e a te stesso. Fammi sapere come sarà andata e quali cambiamenti avrai innescato.

Sssspakka! :-D buona settimana. Andrea.

Foto di Morganka

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Noemi

Ciao Andrea,
sono una persona che non è mai stata costante nel mantenere le promesse (soprattutto per quello che riguarda gli appuntamenti!) e questo probabilmente ha fatto sì che il mio c/c sia un po’ al verde ultimamente!
Sono ansiosa di tentare con queste tre azioni e vedere il cambiamento!

E stavolta… mantengo la promessa! :-)

Andrea

Bene Noemi,
fammi sapere come sarà andata.

Andrea.

Rosa

Io non capisco ! Mi sono sempre comportata così come descritto ma purtroppo vedo che la gente va sempre dietro a chi non è sincero

alessandro

Iniziare la settimana dopo questo articolo ….. semplicemente uno stimolo GRANDIOSO nella sua “semplicità” apparente !!Sopratutto in questo periodo particolarmente duro nel nostro paese, dove dovremmo avere molta fiducia, ma aimè le persone di potere ne anno abusato annulandone quasi il vero significato. Come sempre Andrea sei UN GRANDE, hai la capacità di trasmettere in parole semplici concetti molto importanti e stimolanti grazie!!

Andrea

Ti ringrazio Alessandro. Buona settimana ;-)

franca

ciao andrea buon giorno anche a te.è la prima volta che ti scrivo volevo ringraziarti per quello che fai.dopo un brutto periodo di malattia e lutto familiare mi stai aiutando a riprendermi la mia vita.ora vado a nuoto ciao….

Andrea

Ciao Franca, mi fa piacere che quanto scrivo ti è in qualche modo di aiuto.
Alla prossima.

Emma

Ciao Andrea!
Ottimi consigli come sempre :)
A proposito di fiducia, io ho rotto la promessa della sfida #90901.
Ma appena ho sentito la bimba frignona cominciare a dissertare piagnucolando sui motivi della sconfitta, le ho dato un bel gelato e ho deciso di ripartire.
Anche perché il mio obiettivo in realtà non l’ho affatto abbandonato, ma lo coltivo non solo per la prima ora e mezza della giornata. Ne sto facendo un mestiere, perciò altro che ora e mezza al giorno!! Leggo e scrivo tutto il dì :D

Troverò un nuovo obiettivo o imposterò la cosa in maniera differente per ricominciare la sfida e vincerla.

Grazie ancora!

Emma

Andrea

Ciao Emma,
vedi, neanche io ho rispettato la #sfida90901, almeno non nella sua formulazione originale: semplicemente non era funzionale. Non può essere tutto bianco e nero: gli strumenti che fornisco sono dei “guard rail”, servono a darci il giusto focus e a mantenerci sulla giusta strada, e dobbiamo essere bravi a non trasformarli in delle catene che rischierebbero di rallentarci.

A presto,
Andrea.

Emma

Grazie Andrea!
Infatti non sento di aver tradito il mio obiettivo primario, anzi, il tuo aiuto è stato ed è senza dubbio fondamentale proprio per l’intelligenza pratica e la flessibilità che denota. Non lasci spazio a vittimismo e autocommiserazione.
Mi viene in mente il funambolo che prima di camminare con eleganza e disinvoltura sull’abisso ha dovuto provare l’ebbrezza e il terrore della caduta.
Al contempo, la determinazione che in una controllata operazione maieutica estrapoli dai tuoi lettori, mi porta alla mente l’immagine di un rullo compressore :D

Grazie delle spinte delicate che offri con tanta generosità :)

Emma

Luca

Ciao Andrea,

complimenti ancora una volta per il bel articolo. Il tuo blog è sempre molto apprezzato e fornisce sempre spunti di riflessione interessanti!

Andrea

Ti ringrazio Luca: questi feedback che ricevo settimanalmente sono molto importanti per aiutarmi a capire se sto andando nella giusta direzione.

A presto,
Andrea.

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