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5 tecniche per praticare la gratitudine e ritrovare il sorriso in 2 minuti (secondo +, secondo -).

Gratitudine

“Ricordati che non essere felici significa non essere grati.”

Elizabeth Carter.

Spesso dimentichiamo lo stretto legame che esiste tra la nostra infelicità e la gratitudine, o meglio, l’assenza di gratitudine.

Quando sei infelice, giù di morale o demotivato, ci sono buone probabilità che tu stia ripetendo più e più volte nel corso della giornata la stessa azione: lamentarti.

Che tu sappia… lamentarti ti ha permesso di raggiungere qualche obiettivo degno di nota? Lamentarti con te stesso ti ha fatto ritrovare la motivazione? Lamentarti con gli altri ha cambiato la situazione? Lamentarti con il mondo lo ha reso un posto migliore?

Difficilmente cambierai la tua situazione se continui a comportarti come un frignone.

Se vuoi affrontare i problemi della vita con un atteggiamento diverso, ma non sai da dove iniziare, comincia con il fare il contrario di quanto fatto fino a questo momento!  Se finora ti sei soltanto lamentato, è arrivato il momento di praticare la… gratitudine.

Il potere della gratitudine

In un recente libro in lingua inglese pubblicato dal Dott. Robert A. Emmons (Thanks!: How Practicing Gratitude Can Make You Happier), sono stati raccolti i più recenti studi sulla gratitudine e sugli effetti tangibili che questa emozione ha sul nostro umore e sulla nostra felicità di lungo termine.

Particolarmente interessante uno studio che ha coinvolto 3 gruppi di persone per un periodo di 10 settimane:

  1. Al primo gruppo fu chiesto di scrivere ogni settimana, per 10 settimane, 5 cose di cui erano stati grati nel corso dei 7 giorni precedenti.
  2. Al secondo gruppo fu chiesto di scrivere 5 problemi che avevano dovuto affrontare.
  3. Al terzo gruppo, infine, fu chiesto di scrivere 5 eventi che avevano vissuto.

Al termine dell’esperimento, utilizzando un test standardizzato per rilevare l’umore dei partecipanti, gli studiosi giunsero ai seguenti risultati: tutti gli appartenenti al primo gruppo (il gruppo della “gratitudine”) risultavano essere mediamente il 25% più felici degli altri partecipanti.

Sarebbe curioso capire che caspita significa essere il “25% più felici”, ma americanate a parte, è interessante notare come gli appartenenti al “gruppo della gratitudine” avevano dimostrato, in modo consistente, un atteggiamento più ottimistico nei confronti del futuro, un benessere generalizzato e addirittura la tendenza ad allenarsi circa un’ora e mezzo in più alla settimana rispetto agli appartenenti degli altri gruppi.

Emmons ed i suoi colleghi, in realtà, hanno fatto la così detta scoperta dell’acqua calda: da numerosi secoli, svariate filosofie/religioni orientali sottolineano l’importanza di coltivare quotidianamente la nostra gratitudine.

Caspita, anche tra le minchiate della legge di attrazione la gratitudine è considerata una delle “vibrazioni cosmiche” più potenti.

Insomma, il messaggio è chiaro: non importa che tu preferisca la scienza, la religione o le minchiate self-help mistiche, ciò che conta è che tu pratichi quotidianamente la gratitudine.

Eh… più facile a dirsi che a farsi.

5 tecniche per praticare la gratitudine

Andre… vabbé che tu saresti in grado di trovare anche 5 tecniche per allacciarsi le scarpe EfficaceMente, ma non staremo un po’ esagerando qui?! E che chezzo… non è che ci voglia il genio della lampada! Se vuoi esprimere gratitudine… devi semplicemente dire: grazie.

Dire “grazie” non sempre significa esprimere gratitudine , così come dire “ti amo” non sempre significa amare.

Praticare la gratitudine significa assumere in modo costante un atteggiamento di “felicità ingiustificata“. Ti è mai capitato di essere felice per eventi o situazioni apparentemente banali? Di apprezzare un tramonto, il profumo del bucato o un brano musicale?

Questa emozione non è così semplice da ottenere, soprattutto quando ti senti preoccupato, demotivato o stressato. Ma esistono tecniche efficaci per “ingannare” il nostro cervello e costringerlo ad entrare in una condizione di gratitudine. Vediamole:

  1. Tieni un diario della gratitudine. Il mio articolo sull’importanza di tenere un diario personale è uno dei più ricercati su google, motivo per cui ricevo spesso email con la fatidica domanda: “ma che cavolo ci devo scrivere in questo diario?!”. Tenere un diario personale può essere una buona occasione per praticare la gratitudine: ogni giorno, prima di andare a dormire scrivi 3 cose per cui sei stato grato nel corso della giornata. Niente di eclatante, solo 3 eventi o situazioni senza i quali la tua vita sarebbe stata un pochino peggiore: un buon pasto, una chiacchierata stimolante, un piccolo successo/soddisfazione, etc.
  2. Usa i tuoi sensi. Nello studio di Emmons, quasi l’80% degli appartenenti al “gruppo della gratitudine” avevano citato tra le cose di cui essere grati elementi legati alla propria salute. Essere in salute significa anche poter apprezzare i nostri 5 sensi. Nel corso della giornata concentrati sulla tua abilità di percepire il mondo che ti circonda e sii grato per: un paesaggio particolarmente gradevole (vista), un brano musicale che ti ha deliziato (udito), il profumo del pane appena sfornato (olfatto), il sapore di una pietanza prelibata (gusto), il tocco piacevole sulla tua pelle delle lenzuola appena stirate (tatto).
  3. Ricordati di essere grato. Spesso ci dimentichiamo semplicemente di essere grati. In questi casi qualsiasi mezzo è lecito per ricordarci di dire “grazie”: usa la tua to-do list, il wallpaper del tuo desktop o del tuo smartphone, o una sveglia. Non importa quale strumento scegli, ma ricordati di esse grato.
  4. Ripeti un mantra. Un mantra è una frase, generalmente breve, che va continuamente ripetuta. Scegli un mantra che ti ispira particolarmente e che è in grado di suscitare dentro di te un sentimento di gratitudine e ripetilo continuamente nel corso della tua giornata. Sto parlando di frasi semplici, ma non voglio suggerirtene alcuna, perché un mantra è qualcosa di estremamente personale e la stessa frase che può dimostrarsi molto potente per noi, può risultare insignificante per qualcun altro.
  5. Trova ragioni improbabili per essere grato. Questa ultima tecnica è la più divertente e sicuramente una delle più efficaci, perché contrasta i pensieri negativi sul loro stesso campo. Spesso praticare la gratitudine è difficile, soprattutto se abbiamo avuto una di quelle belle giornatine di m**da. Ma è proprio in questi momenti che la gratitudine può esserci di particolare aiuto: pensa a ciò che è andato storto e a tutte le improbabili conseguenze positive di quello che attualmente consideri un disastro. Hai perso il treno/aereo/metro/tram/bus? Magari questo ritardo ti farà incontrare la tua anima gemella. Il tuo iPhone si è appena schiantato per terra? Ecco l’occasione per iniziare una bella dieta mediatica. Usa la fantasia e trova improbabili ragioni per dire grazie: se imparerai ad essere grato delle cose che vanno storte nella tua vita, questi eventi avranno “0” potere su di te. Non male vero?

Beh… cosa ne pensi?

Lo so, lo so: stai pensando che queste sono solo caz**te, che tu sarai felice solo dopo aver raggiunto i tuoi ambiziosi obiettivi, o solo dopo che si saranno verificate determinate condizioni nella tua vita (maggior stabilità finanziaria, una nuova relazione, un fisico perfetto, etc.).

La verità è che la gratitudine ci ricorda che possiamo essere felici adesso e che proprio facendo leva su queste emozioni positive possiamo raggiungere i nostri obiettivi molto più EfficaceMente.

Buona settimana.

Ps. Che ne dici di esprimere la tua gratitudine cliccando quei bei pulsantini alla tua sinistra?!

Foto di mikedemers

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kermitilrospo

post stupendo e utilissimo (come gli altri del resto).

Andrea

Grazie!

Germana

Ho provato diverse volte a fare questo esercizio, vado avanti per 3-4 gg. E poi basta, proprio non ci riesco!Tutti i problemi ( gravi) che si trascinano da anni prendo ok il sopravvento, mi sembra di prendermi in giro….

Marta Spring

Caro Andrea,
dopo aver espresso la mia gratitudine cliccando i pulsantini a sinistra, ti ringrazio nuovamente per questo interessante articolo!
E’ un’ottima lettura per iniziare bene la settimana :D e non perdersi in lagne!
Tra l’altro sei la seconda persona, tra quelle che io stimo, che in questi pochi giorni mi suggerisce di tenere un diario. Penso sia proprio giunto il momento di iniziare!
E per non entrare nel vortice della procastinazione, ora vi saluto e mi metto in moto: ho un sacco di cose da fare!!!
Buonissima settimana a tutti :D

Andrea

Ti stra-consiglio di tenere un diario personale.

Ilaria Cardani

Caro Andrea, se un bel tramonto di sembra banale, beh, provaci tu a farlo, un bel tramonto (partendo dal sole, per esempio). Saresti capace? :D
Io no…
Cosa penso del tenere un diario e dell’abitudine a esercitare la gratitudine (da dovunque giunga il suggerimento, dal Vangelo, la legge d’attrazione, gli psicologi americani)?
Che sia, innanzittutto, strautile a portare la nostra attenzione sulla grandiosità di quello che abbiamo qui, adesso, sottomano e che sia altrettanto utile a spostarci dall’abitudine di frignare. Io in questo momento sono in contatto con te e con i tuoi lettori (già questo è sorprendente), sto scrivendo (so scrivere!) su una tastiera di computer (!! Michelangelo e Marie Curie se la sognavano) molto velocemente dato che sono dotata di 10 dita, tutte magiche (vi siete mai guardati il pollice? Dico, solo il pollice, di tutto il nostro corpo, considerate un po’ che strumento incredibile è). Ecco, qualcosa da scrivere sul diario, per chi avesse il blocco dello scrittore: oggi ho guardato il mio pollice destro muoversi. E sono rimasta senza fiato.
Grazie Andrea e buona giornata (grata) a tutti.

Andrea

Hai ragione Ilaria: banale non è il termine corretto. Avrei dovuto utilizzare “scontato”. Spesso diamo per scontate un sacco di cose, di cui dimentichiamo di essere grati.

paolo

Grazie per aver condiviso alcune tue gratitudini

Alessandro

Se non altro mi hai fatto cominciare la giornata con un po di sorrisi :) grazie!

Per quel che mi riguarda, cercherò di cambiare ed essere meno critico con me stesso e gli altri :D

Andrea

Buono a sapersi,
può passare dalla mia segretaria per saldare… ;-))))

Andreag

Bell’articolo. Detto in parole molto povere, dobbiamo cercare tutti di vedere il bicchiere mezzo pieno, per cominciare ad avere un atteggiamento positivo. Davvero un buon articolo . Ma l’hai scritto in aereo ;-) ?

Andrea

Si e no.
Qui non stiamo parlando di semplice ottimismo o pensiero positivo.

La gratitudine è un emozione reale, che può avere un impatto tangibile sulla nostra vita se praticata costantemente.

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