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Sei uno studente di Giurisprudenza alle prese con l’ennesimo esame di diritto?

Se tutte le volte ti senti come catapultato in un incubo senza via di fuga, in questo articolo troverai alcune strategie che renderanno il tuo metodo di studio universitario più efficace.

Quando parliamo di come studiare diritto ci stiamo approcciando a un mondo vastissimo e ricco di specializzazioni.

D’altronde, anche senza essere degli esperti, è chiaro che studiare diritto civile è diverso da studiare diritto commerciale, e diritto tributario non è proprio come diritto societario!

Come se non bastasse, queste materie giuridiche sono presenti in diverse facoltà, da Giurisprudenza a Economia.

Insomma, un bel pasticcio per chi, come me, sta cercando di trovare qualche spunto su come studiare diritto meglio e in tempi più rapidi, che possa valere per tutti gli interessati.

Ad ogni modo, bando allo scoramento!

Anche dinanzi a questo panorama così frastagliato e intricato, ho cercato di trarre un quadro di sintesi sui modi più efficaci per aiutare il tuo cervello a memorizzare più facilmente le informazioni di legge, per capire come studiare bene e velocemente questi argomenti.

Ancora prima, però, ti suggerisco di dare uno sguardo a Studia meno Studia meglio 2.0 di Andrea Giuliodori, il manuale che ti aiuterà a studiare più rapidamente, con maggiore consapevolezza e a toglierti le meritate soddisfazioni all’università.

A questo punto vediamo i consigli su come studiare diritto.

1) Pianifica e organizza

Cominciamo con una premessa: se vuoi avere successo nello studio del diritto non devi studiare di più, ma in modo più intelligente!

Come studente di diritto, una parte fondamentale del tuo lavoro dovrà essere determinare come e dove allocare il tuo tempo e le tue energie.

In fin dei conti, la pianificazione è parte integrante di un metodo di studio efficace.

Quindi prima di procedere alla lettura appassionata ma disorganizzata del materiale didattico, cerca di conoscere il tuo campo di “battaglia”.

Sfoglia i libri, leggi i titoli dei capitoli e le introduzioni, focalizzati su quali potrebbero essere i concetti più importanti, crea delle connessioni.

Detto questo, qual è il segreto di una pianificazione davvero efficace?

Stabilire in anticipo quanto tempo dedicherai ad ogni esame. Come? Prova a moltiplicare i crediti (i famosi CFU) per 10/15 ore di studio, come spiegato in questo articolo.

Questo ti permetterà di suddividere le tue sessioni in maniera equilibrata, evitando di concentrare le ore di studio a ridosso dell’esame.

2) Individua e sfrutta le parole chiave

Non tutte le parole hanno la stessa importanza, e questo vale soprattutto nel diritto!

Prova dunque a sottolineare le parole chiave che trovi nel libro o nelle dispense utilizzando colori diversi. In questo modo stimolerai il tuo cervello a ricordare le informazioni più importanti.

Per far ciò, ti consiglio prima di leggere tutto il capitolo (o un sotto-capitolo o un paragrafo, a seconda della lunghezza) e poi evidenzia le parole chiave che ti sembrano più importanti, i veri e propri “perni” di tutto l’argomento che hai appena letto.

Si tratta di un modo banale, ma incredibilmente efficace, per imprimere nel tuo cervello delle keyword che costituiranno la base su cui costruire le tue riflessioni più specifiche e dettagliate.

3) Crea collegamenti e mappe mentali

Sottolineare le parole chiave con colori diversi non è importante solo per fissare con maggiore efficacia le informazioni più significative nella tua mente.

Ti sarà infatti molto utile anche per il passaggio successivo: “allenare” la tua mente a realizzare dei collegamenti tra i concetti di maggiore rilevanza.

Prova a fare un gioco: estrai in ordine casuale due parole chiave tra quelle che hai evidenziato, “sfidandoti” a cercare di comprendere come possono essere collegate.

In questo modo il tuo cervello sarà stimolato a migliorare le capacità di memorizzazione e di connessione, creando delle mappe mentali… ancora prima di metterle nero su bianco.

Ora, visto che le abbiamo appena citate, facciamo entrare in gioco proprio le mappe mentali, strumenti che ti saranno molto utili nello studio del diritto per collegare visivamente i concetti e le idee.

Il problema principale, soprattutto nello studio di queste discipline, è il fatto che i collegamenti nel mind mapping sono generalmente più “fitti” rispetto ad altre materie.

Potresti quindi farti prendere dall’ansia di riportare nelle mappe mentali un’enorme quantità di informazioni, tanto da terminare lo spazio a disposizione nel foglio!

In molti cadono in questo errore, ma ricorda che il fine delle mappe mentali non è quello di mettere nero su bianco l’intero libro sotto forma di mappa, ma aiutarti ad assimilare meglio l’argomento e stimolare la tua memoria.

Non hai chiaro come realizzare una mappa mentale efficace? Allora leggi l’articolo in cui Andrea ha spiegato la differenza tra mappe mentali e mappe concettuali.

4) Usa la migliori tecniche di memorizzazione

Diciamolo chiaro e tondo: ripetere meccanicamente non serve a niente. Forse avrai l’illusione di apprendere dei concetti sfruttando la “memoria di breve termine”, ma stai certo che non appena il professore ti chiederà di ragionare su quello che hai studiato, le tue certezze crolleranno.

Sia chiaro, il tuo obiettivo non è quello di NON ripetere, ma NON ripetere meccanicamente, solo così riuscirai davvero ad assimilare le informazioni.

Ma in che modo?

Ecco due strategie che puoi applicare subito.

  1. segui una sequenza di ripasso mentale, strutturata in un ripasso veloce (max 5 minuti) degli argomenti appresi ogni 20 minuti, seguito poi alla fine della giornata da un ripasso più lungo (10 minuti) degli argomenti studiati, aiutandoti magari con le mappe concettuali. Infine, dopo 3 giorni, fai un ripasso finale più esteso (15 minuti) dei concetti studiati;
  2. ripeti dei mantra che possano accrescere in te la consapevolezza che puoi ricordare. Prima di ogni ripasso mentale, convinci te stesso che ricorderai il materiale, desidera di ricordare il materiale, ripeti il materiale una volta in modo chiaro, ordina al tuo cervello di ricordare quanto hai studiato e riguarda il materiale un’unica volta. Funziona!

Fatto ciò, prova a rafforzare la tua capacità di memorizzazione con gli audiolibri. Li hai mai utilizzati?

Credo siano un’utilissima opportunità per studiare quando non hai la possibilità di sfruttare altro senso che non sia l’udito.

Pensa a quando sei in autobus o in treno, o a quando stai facendo una bella camminata rigenerante. Che cosa c’è di meglio di ottimizzare questi momenti con un bel ripasso?

La sfida che voglio proporti oggi è un po’ diversa: crea i tuoi audiolibri personalizzati.

Farlo è molto semplice! La prossima volta che devi preparare un esame di diritto, prova a registrare la tua voce mentre stai ripetendo.

Nel far ciò, aiutati avendo sotto mano libri, appunti e schemi. Il tuo obiettivo dovrà essere quello di realizzare una prima ripetizione molto approfondita, da utilizzare come “audio” per il tuo ripasso.

A questo punto potrai riascoltare la registrazione quando vorrai, mettendo a frutto le ore che passi in palestra o nei mezzi pubblici, o magari in pausa pranzo!

5) Studia con altri colleghi

Il gruppo di studio nel diritto può darti la possibilità di discutere il materiale didattico, confrontarsi su concetti giuridici e casi pratici, intuizioni, prospettive e conoscenze uniche.

Stai però attento a mantenere il tuo gruppo di studio di dimensioni non troppo ampie, idealmente tra i 3 e i 5 studenti, e cerca di scegliere i suoi componenti in maniera tale che siano sufficientemente preparati per il tuo livello di studio, e che abbiano degli obiettivi simili ai tuoi.

In ogni caso, le sessioni di studio in gruppo non dovrebbero durare più di due o tre ore. In caso contrario, finirebbero per trasformarsi in divagazioni sociali che potrebbero essere liete, ma non certo per preparare un esame di diritto!

Spero che queste strategie possano aiutarti nello studio del diritto. Se ti va di parlarne, usa lo spazio tra i commenti.

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A presto, Roberto.

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Marco

Gira e rigira sono sempre le stesse cose che valgono per qualsiasi materia più o meno. La verità dei fatti è che non sapete più che inventarvi sullo studio…

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